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rapporti tesi e liti familiari

Il tentato omicidio della vicina derubricato in tentate lesioni, 70enne torna libero

In foto: il Tribunale di Rimini
il Tribunale di Rimini
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 28 feb 2024 18:04 ~ ultimo agg. 29 feb 10:44
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Avrebbe agito perché esasperato dalle provocazioni della moglie del nipote – che abitava nella stessa palazzina – con la quale c’è un rapporto conflittuale che va avanti da tempo. E’ per questo motivo che nel marzo scorso, al culmine dell’ennesima lite, l’uomo, un ex meccanico in pensione di 71 anni, residente in Valconca, aveva afferrato dal bagagliaio della sua auto un coltello e lo aveva puntato all’addome della donna. Poi, stando alla ricostruzione dell’accusa, aveva scagliato “sei-sette colpi verso parti vitali del corpo della donna quali la pancia e la gola, senza riuscire nell’intento omicidiario esclusivamente per cause indipendenti dalla sua volontà e, più precisamente, perché la persona offesa si difendeva con le proprie mani cercando di tenerlo lontano e spostandogli il braccio…”. Il coltello da cucina, con una lama di 20 centimetri, si sarebbe impigliato nella borsa a tracolla della donna prima di cadere a terra.

Questa mattina l’anziano (difeso dall’avvocatessa Cinzia Bonfantini) è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione in abbreviato. Il gip del tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, ha derubricato il reato di tentato omicidio in tentate lesioni personali. Una pena che, soprattutto a fronte della pesante richiesta di condanna a 8 anni e 2 mesi di reclusione avanzata dalla pm Alessia Mussi, è stata accolta con soddisfazione dalla difesa. Il 71enne, che attualmente era detenuto in carcere, da oggi è tornato in libertà. Cadute, infatti, secondo il gip, le esigenze cautelari. L’ex meccanico, condannato anche per stalking e al pagamento di 10 mila euro come risarcimento, non potrà contattare la moglie del nipote (che nel frattempo si è trasferita in un’altra abitazione) e dovrà mantenere da lei una distanza di almeno 100 metri. “Per il mio assistito è terminato un incubo durato un annoracconta il suo legale -. Per fortuna il rischio che potesse finire i suoi giorni in carcere è stato scongiurato. Durante il processo abbiamo cercato di far comprendere al giudice che non aveva alcuna intenzione di colpire la moglie del nipote, voleva solo che lei si allontanasse e lo lasciasse in pace. Una volta lette le motivazioni, proporremo comunque appello”. 

Quel giorno il 71enne, dopo l’aggressione, aveva raggiunto la stazione di Cattolica. La sua intenzione, infatti, sarebbe stata quella di farla finita, ma ad impedirglielo era stata la sorella, che lo aveva fermato in tempo e riportato a casa. Qualche ora più tardi ecco l’arresto da parte dei carabinieri cattolichini. Sull’anziano pesava anche una denuncia per violenza sessuale aggravata (datata maggio 2022) per un presunto abuso ai danni della figlia minore della donna. Abuso che l’uomo ha sempre negato, ritenendolo del tutto inventato, e che non ha fatto altro che incrinare ulteriormente i rapporti con la moglie del nipote. Che a sua volta era stata denunciata dal 71enne per minacce e danneggiamenti, querela nel frattempo archiviata.