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il racconto di un gruppo di liceali

"Insieme alla scoperta del genere" ad Icaro con Tam Tam Tabù

In foto: il gruppo partecipante alla diretta
il gruppo partecipante alla diretta
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
mer 20 dic 2023 10:45 ~ ultimo agg. 10:58
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Un pomeriggio particolare per un gruppo di liceali che ha visitato gli studi televisivi di Icaro e ha partecipato ad un programma in diretta, nell’ambito di un progetto del Cescot. Sono le stesse studentesse che ci raccontano come è andata.

Un gruppo degli alunni dei Licei Gobetti – Scienze Umane e Serpieri che partecipano al progetto Insieme alla scoperta del genere, coordinato da Cescot Rimini, hanno avuto
possibilità uniche: confrontarsi con diverse professionalità, conoscere un’emittente radio-televisiva e partecipare in diretta a una trasmissione. La visita riguarda gli studi di Icaro Tv
grazie all’incontro con Cristina Gambini, project manager del gruppo, disponibile a raccontare il proprio percorso formativo agli studenti.
Che percorso ha intrapreso per arrivare dov’è ora?
Mi sono laureata in Lettere con indirizzo in Storia dell’arte e, dopo diverse esperienze lavorative, sono arrivata qui nel gruppo Icaro.
Quali sono i pro e i contro del suo lavoro?
I pro sono che è un lavoro estremamente creativo e questo mi rispecchia davvero, inoltre ho la possibilità di lavorare sia in gruppo che in autonomia. I contro sono che non ci sono mai
orari ben definiti. Per di più questo lavoro comporta un certo “affaticamento mentale” perché occorre continuamente essere aggiornati.
Che consiglio darebbe a chi vuole fare il suo lavoro?
Consiglio vivamente di viaggiare molto e di fare quante più esperienze possibili. Cristina ha anche fatto visitare ai ragazzi i locali in cui operano tutti coloro che lavorano per il Gruppo Icaro: le sale di montaggio audio e video, la stanza dedicata alla trasmissione radio e lo studio in cui si svolgono le riprese sia per i social che per la TV.

In quest’ultimo ambiente i ragazzi hanno avuto l’opportunità di partecipare al programma Tam-Tam-Tabù dove si è discusso di temi riguardanti la legge 71 del 2017, il cyberbullismo
e revenge porn. I giovani hanno potuto vedere in onda video, immagini e ppt preparati da loro sull’argomento e porgere domande inerenti agli argomenti trattati ad alcuni specialisti: la
consigliera con Delega alle Pari Opportunità della Provincia di Rimini Barbara Di Natale, lo psicologo Michele Piga, l’ispettore della Polizia postale Antonio Scodalupi e la responsabile
di comunicazione e marketing del gruppo SGR Nicoletta Renzi.
Le prime domande poste sono state indirizzate allo psicologo:
Quali sono le conseguenze del cyberbullismo sulla salute mentale dei ragazzi?
Le conseguenze sulla salute mentale sono tantissime e derivano dal fatto che l’attacco attraverso lo schermo non è circoscritto, siamo costantemente dei possibili bersagli. Perciò chi subisce bullismo online ha una sensazione di oppressione e questo può sfociare in depressione, autolesionismo e quant’altro.
Cosa spinge i ragazzi a praticare cyberbullismo?
Alla radice del cyberbullismo ci sono diversi motivi: c’è chi lo fa per affermare sé stesso, chi per sentirsi parte di un gruppo. C’è, tuttavia, una costante: dalla parte di chi sferra l’attacco online (nella maggior parte dei casi) non c’è consapevolezza di cosa si sta facendo, ci si rende conto del danno causato quando ormai è troppo tardi.

All’ispettore della polizia postale è stato chiesto:
La legge 71/17 è sia preventiva che educativa. Voi della polizia postale come intervenite sui meccanismi che la riguardano?
Io immagino questa legge come un contenitore dato che raccoglie al suo interno norme già esistenti, non introduce nulla di nuovo. Noi della postale puntiamo sulla prevenzione nelle scuole. Affrontiamo i fenomeni di cyberbullismo innanzitutto raccogliendo segnalazioni, sia da parte dei ragazzi stessi che da parte dei genitori. Nei vari casi di bullismo online si può riscontrare
un’inconsapevolezza generale nei gesti che si stanno compiendo. In modo particolare mi raccomando di non cancellare o modificare nessun messaggio o immagine nelle chat.
Avete mai ricevuto delle denunce per stalking? È considerato cyberbullismo?
Assolutamente sì, nella legge 71 ci sono esempi ben definiti, infatti il 612 bis, che sono gli atti persecutori, è una casistica che viene affrontata. Alla fine purtroppo è quasi inevitabile la persecuzione, tanto che molto spesso ci si ritrova ad affrontare il riproporsi di episodi su episodi di questo tipo.
Cosa consiglia ai ragazzi mentre sono online?
Durante tutti gli incontri faccio sempre una citazione tratta dal film The Social Network, diretto dal regista David Fincher nel 2010: “Ricordati, quando scrivi sul web, scrivi sempre a penna e mai a matita, quello che scrivi non si cancella mai”. Ecco pensate a questo prima di scrivere e postare in rete.
Infine a Nicoletta Renzi, responsabile scuola di SGR, è stato domandato:
Come mai le vostre aziende sono così vicine alle scuole con i laboratori che proponete?
Il nostro obiettivo principale è quello di gettare già a scuola le basi per creare relazioni di rispetto, che sono fondamentali anche in futuro per l’ambito lavorativo. Inoltre spieghiamo ai ragazzi l0importanza della web reputation sia per le aziende sia per le persone.
In chiusura e apertura la consigliera della Provincia di Rimini Barbara di Natale ha sottolineato l’importanza di trattare questi argomenti insiemi ai giovani e che sempre scuola,
associazioni, famiglia e media dovrebbero lavorare insieme ai ragazzi per costruire insieme sia le competenze di relazione sia quelle di cittadinanza digitale.
Una volta conclusa questa esperienza formativa i ragazzi hanno ringraziato gli esperti per la loro enorme disponibilità e chiarezza trattenendosi a lungo con loro. Tutti sono tornati a casa
con un po’ di consapevolezza in più riguardo al mondo virtuale e soddisfatti per le professionalità incontrate.

Carlotta Serafini
Martina Arcangeli
Anna Rita Scaperrotta Gazzella
Gaia Carlucci
Chiara Leardini
Giulia Andreini
Del Liceo Scienze Umane – Gobetti di Morciano di Romagna