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Casa Circondariale

Carcere Rimini: mancano 40 agenti; nella sezione 1 tre docce per 30 detenuti

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 3 dic 2023 11:19 ~ ultimo agg. 4 dic 12:45
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Resta complicata la situazione della Casa Circondariale di Rimini, nonostante la macchina burocratica abbia iniziato a muoversi per la risoluzione delle criticità. Che però, al momento, restano tutte. Lo rilevano i Radicali Rimini che sono tornati a visitare la struttura con una delegazione composta anche da membri del gruppo civico Cattolica Futura e del collettivo Spazio Popolare “Anna Campbell” e da comuni cittadini nell’ambito dell’iniziativa “Devi Vedere”. La Casa Circondariale dei Casetti sconta una drammatica carenza di personale con circa 40 agenti di polizia penitenziaria che mancano all’appello. Un deficit che comporta a carichi di lavoro pesanti con turni di 8 ore a fronte delle 6 previste e la rinuncia a 5 giorni di ferie. “Polizia penitenziaria che, nonostante tutto, svolge un ottimo lavoro, anche stando a quanto riportano alcuni detenuti” evidenzia la delegazione dei Radicali. Per quanto riguarda invece le persone detenute, le maggiori criticità si riscontrano nella prima sezione dove le condizioni sono gravi: mancano, si legge nel resoconto dell’associazione Radicali Rimini, lavatrici comuni, ci sono soltanto 3 docce funzionanti per una popolazione di 30 detenuti e i bagni sono in condizioni igienico-sanitarie assolutamente critiche. A questo si aggiungono la ristrettezza delle celle e l’eccessiva densità abitativa che ne deriva. “Una situazione totalmente inaccettabile” la definiscono i Radicali. Buona invece la parte rieducativa con un calendario piuttosto fitto di iniziative e il costruttivo rapporto di collaborazione con l’associazione AVIS.

Sappiamo che la macchina burocratica sembra essersi cominciata a muovere verso la risoluzione dei principali problemi riscontrati, tuttavia, ad oggi, non si vedono miglioramenti – è il commento dell’associazione –. Faremo, ancora una volta, appello alle istituzioni chiedendo che intervengano per velocizzare questi processi la cui lentezza grava sulle condizioni dei detenuti e dei membri della polizia penitenziaria. Invitiamo inoltre la cittadinanza ad interessarsi di quella che è l’attuale situazione e, se lo vorranno, a vagliare con mano la stessa nelle future visite che organizzeremo“.

Come già segnalato anche da altre associazioni, la situazione delle carceri è drammatica a livello nazionale – evidenziano i Radicali -. Oltre al sovraffollamento e alle condizioni di vita delle persone detenute (che potrebbero peggiorare, considerando che l’unica soluzione del Governo a qualsiasi problema è l’aumento delle pene), c’è anche una scarsa attenzione alla salute mentale – nel 2022, 85 persone si sono tolte la vita in carcere – e, più in generale, alle misure alternative alla detenzione. Ciò risulta ancora più critico se inserito nel contesto del sistema giudiziario italiano: la giustizia penale impiega 3 anni e 9 mesi per raggiungere il terzo grado di giudizio, rispetto una media europea di circa un anno“.

Nelle c​ase circondariali, come quella di Rimini, sono detenute le persone in attesa di giudizio o quelle condannate a pene inferiori ai cinque anni (o con un residuo di pena inferiore ai cinque anni).