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Riparte il dialogo?

Area via Bassi. Fissato un incontro tra comune e Asi

In foto: Il confronto in commissione © Adriapress
Il confronto in commissione ©  Adriapress
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 1 dic 2023 13:29 ~ ultimo agg. 17:33
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La prossima settimana comune e Ariminum Sviluppo Immobiliare si incontreranno per far ripartire il dialogo. La notizia sul futuro dell’area di via Bassi arriva da un comunicato stampa dopo che il dibattito in seconda commissione consigliare sembrava invece confermare una situazione di stallo. Presenti l’amministrazione e la società che ha acquisito l’area nel 2021 per 14,5 milioni di euro. Asi (rappresentata dall’amministratore unico Aicardi e dal responsabile del progetto Da Dalto) è tornata nuovamente a presentare, con un video molto curato, il progetto Rimini Life che prevede nuovo residenziale, verde, asili e, da sempre oggetto della discussione, un supermercato. La struttura da 1500 metri prevede un’area a servizio di 4500 metri quadri. Troppi per l’amministrazione che per voce degli assessori Magrini e Frisoni ha ribadito la bocciatura del progetto nel quale non si ravvede un preminente interesse pubblico. Inoltre gli assessori hanno spiegato la necessità di ragionare sull’intero quadrante dove sono in ballo anche il nuovo stadio (del quale si attende l’arrivo del progetto) e la Cittadella della Sicurezza nella ex Caserma Giulio Cesare. Senza un accordo tra le parti, l’area di via Bassi è destinata ancora per anni a restare nel degrado e nell’insicurezza: tutto sarebbe infatti rimandato alla stesura del Piano Urbanistico Generale il cui articolato iter deve ancora partire.

Gli assessori alla pianificazione del territorio Roberta Frisoni e alle attività economiche Juri Magrini, che hanno preliminarmente evidenziato come tra amministrazione e Asi siano aperti contenziosi, per cui si attende la pronuncia del Tar, “e ci sono dunque aspetti specifici che devono essere affrontati nelle sedi opportune. L’Amministrazione ha posto delle sue osservazioni e vedremo quale sarà l’orientamento della giustizia amministrativa”. “Siamo comunque disponibili al confronto e al dialogo, non ci siamo mai sottratti e non lo facciamo ora, partendo dalla considerazione che è interesse di tutti, in primis della Giunta e dell’amministrazione, procedere alla rigenerazione di quell’area – sottolinea l’assessora Frisonima è altrettanto evidente come per perseguire questo obiettivo si debba necessariamente trovare un punto di equilibrio per il bene della città tra le esigenze del pubblico e i legittimi interessi dei privati. Questo anche mettendo in relazione il progetto di sviluppo del comparto dell’ex Questura con gli altri importanti interventi che ricadono in quel quadrante di città, a partire dal progetto di riqualificazione dell’impiantistica sportiva, tra Stadio e Palazzetto dello Sport, così come sta procedendo l’intervento di rifunzionalizzazione dell’ex Caserma Giulio Cesare, in capo all’agenzia del Demanio per la realizzazione della nuova cittadella della sicurezza. E’ nell’ambito di questa pianificazione più vasta che l’Amministrazione, pur in un contesto di contenziosi legali che di certo non rende agevole il confronto, si rende disponibile a trovare con il privato un punto di equilibrio che tuteli l’interesse pubblico non solo di un quartiere, ma dell’intera città. Abbiamo un appuntamento fissato con Asi già per la prossima settimana per riprendere e approfondire il dialogo: ci sono dei presupposti per lavorare attraverso un accordo di programma che soddisfi le esigenze in termini anche ambientali, di viabilità, accompagnando i progetti che insistono su quel contesto urbano. Abbiamo però il dovere di lavorare insieme senza pregiudizi e soprattutto senza imposizioni”.

L’Amministrazione ha dimostrato con gli atti di non avere preclusioni verso alcun soggetto che voglia fare impresa – sottolinea l’assessore Juri Magrinima in equilibrio tra opportunità di business e interesse pubblico. Rispetto alla struttura commerciale non c’era nessun impedimento all’insediamento qualora quel compendio proposto rispondesse alle caratteristiche di natura edilizia richieste. Una proposta che è stata esaminata dalla Conferenza dei Servizi che si è chiusa con il diniego. Va ricordato – sottolinea – che a fronte di una superficie di vendita di 1.500 metri quadrati di superficie commerciale è richiesta un’area di 4.500 metri per ambienti accessori e vani tecnici, aspetto questo che non si può non prendere in considerazione e che la differenzia da strutture di vendita simili”. “Stiamo parlando di una area della città strategica e e serve adottare le scelte più adeguate che si condivideranno con il Consiglio Comunale, come è sempre stato fatto”.