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indetto il lutto cittadino

Schianto frontale, c'è un indagato per la morte del piccolo Giulio

In foto: uno dei feriti soccorso dal 118 (foto Migliorini)
uno dei feriti soccorso dal 118 (foto Migliorini)
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 20 nov 2023 17:14 ~ ultimo agg. 21 nov 15:19
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C’è un indagato a piede libero per la morte del piccolo Giulio Perez Cabrera Gugnali, il bimbo di 3 anni deceduto sabato scorso all’ospedale Bufalini di Cesena a seguito delle gravi lesioni craniche e cervicali riportate nello schianto frontale avvenuto nella tarda serata dell’11 novembre sul lungomare di Igea Marina. Si tratta del conducente della Skoda Karoq, un 34enne riminese, residente a Bellaria, iscritto nel registro degli indagati per omicidio stradale aggravato. Un atto dovuto, quello del pubblico ministero Annadomenica Gallucci, arrivato sulla scorta della ricostruzione fatta dagli agenti della polizia Locale di Bellaria Igea Marina intervenuti sul posto.

Le vetture dopo lo schianto

Stando ai primi rilievi, la Skoda stava percorrendo viale Pinzon con direzione Rimini-Ravenna quando, giunta all’altezza del civico 207, per cause non ancora accertate ha invaso la corsia di marcia opposta entrando in collisione frontale con la Lancia Delta sulla quale viaggiava il piccolo Giulio, seduto nell’apposito seggiolino nel sedile posteriore sinistro. L’urto è stato talmente violento che le due vetture hanno effettuato una parziale rotazione, mentre l’asfalto è stato ricoperto di detriti. Sul posto sono intervenuti cinque mezzi del 118, con i sanitari che hanno stabilizzato gli occupanti delle due vetture per poi condurli all’ospedale Bufalini di Cesena.

Sulla Skoda Karoq, condotta dal 34enne riminese, poi dimesso con una prognosi di 30 giorni per la frattura della clavicola e del polso, viaggiavano sui sedili posteriori la moglie 33enne, ancora ricoverata a causa della frattura del femore, e il figlio di appena un anno, rimasto miracolosamente illeso. Sulla Lancia Delta, invece, oltre al piccolo Giulio, c’erano il papà 51enne al volante, dimesso con una prognosi di 20 giorni per una frattura sternale, e al suo fianco la moglie 30enne di origini dominicane, anche lei dimessa con contusioni multiple guaribili in 7 giorni. Le condizioni di Giulio, in un primo momento apparse non così gravi, sono peggiorate nel giro di poco rendendo necessario il ricovero in Rianimazione. Dopo sette giorni di agonia, i medici del Bufalini si sono visti costretti a dichiararne il decesso. Il pm, su richiesta dei genitori, ha acconsentito all’espianto degli organi.

Domani, martedì 21 novembre, in concomitanza con le esequie funebri del piccolo Giulio, che risiedeva a Bellaria Igea Marina insieme ai suoi genitori, il sindaco Filippo Giorgetti ha proclamato una giornata di lutto cittadino, con l’esposizione a mezz’asta negli edifici comunali della bandiera istituzionale del Comune. “Un provvedimento – spiega l’amministrazione – che intende tradurre il comune sentimento della cittadinanza di Bellaria Igea Marina, rimasta sgomenta dalla prematura scomparsa del piccolo Giulio e dalle tragiche circostanze ad essa legate, manifestando in modo solenne alla famiglia la partecipazione al dolore e la vicinanza dell’intera comunità”.

Animata dal medesimo proposito, visto anche il notevole afflusso previsto, l’amministrazione ha predisposto il servizio da parte della polizia Locale sia alla camera mortuaria del cimitero di Bellaria, sia nell’assistenza al trasferimento del feretro nella Chiesa di San Martino a Bordonchio, dove alle 15 si svolgeranno i funerali.