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anche 11 riminesi in Sud Corea

Saranno evacuati gli scout del Jamboree. Don Masi: stiamo bene e il morale è alto

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 7 ago 2023 13:29 ~ ultimo agg. 8 ago 10:02
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La paura per il tifone che nei prossimi giorni si abbatterà sul Sud Corea anticipa la chiusura del Jamboree in corso di svolgimento nell’area di Saemangeum. “Il governo della Repubblica di Corea, a causa del previsto impatto del tifone Khanun, ha programmato la partenza anticipata per tutti i partecipanti al 25° World Scout Jamboree” si legge sul sito italiano del Jamboree. Già nei primi giorni del grande evento mondiale che riunisce ogni quattro anni migliaia di guide e scout di tutti i continenti c’era stata una situazione meteorologica non facile, a causa dell’ondata di caldo tropicale con temperature molto alte e improvvisi acquazzoni.

Il contingente italiano verrà trasferito in siti sicuri; il Governo ha comunicato al WOSM, Organizzazione mondiale dello scoutismo, che a breve forniranno dettagli sui piani di partenza e sui siti che ospiteranno i partecipanti.

Del gruppo di 1200 italiani presenti fanno parte anche 11 scout riminesi, accompagnati dai capi. “Sappiamo che ci evacueranno tra oggi e domani e comunque prima di mercoledì – ci racconta il sacerdote riminese don Raffaele Masi, che fa parte del contingente nazionale e che abbiamo raggiunto in Sud Corea -. Il tifone lambirà solo questa area ma creerebbe comunque forti disagi per cui il Governo ha preso la decisione di far partire tutti in anticipo (il Jamboree si sarebbe dovuto concludere l’11 agosto). Non sappiamo ancora dove saremo mandati ma quello che posso dire è che i ragazzi italiani e i nostri 11 riminesi stanno bene. Il clima è buono e alto, è comunque festa. Stiamo vivendo l’esperienza con lo spirito proprio di noi italiani di vivere al meglio anche in questo momento di difficoltà. E speriamo di potercelo godere insieme anche nei prossimi giorni perchè l’auspicio è che il contingente italiano sia tutto insieme in una nuova location, per potere continuare a fare festa di Jamboree. Stiamo veramente tutti bene e non c’è nessun tipo di pericolo. Il Sud Corea sta facendo di tutto per vivere al meglio questa esperienza e la speranza è di vivere anche la festa conclusiva con tutti a Seul. Rassicuriamo tutti che stiamo bene”.