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telefonate e non solo

La perseguita dopo la consegna del kebab. Divieto di avvicinamento per fattorino

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 23 ago 2023 16:14 ~ ultimo agg. 24 ago 14:51
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Difficilmente lei avrebbe potuto pensare che ordinare un pasto a domicilio da un esercizio pubblico di kebab le avrebbe condizionato la vita. Il fattorino, un 28enne afghano, ha ricevuto il divieto di avvicinamento con l’obbligo di rimanere almeno a 300 metri di distanza da una donna che ha cominciato a perseguitare dopo una consegna avvenuta lo scorso maggio. Avevano scambiato due chiacchiere, poi lui se ne è andato e poco dopo, grazie al numero comunicato dalla donna per la consegna, le ha scritto su Whatsapp chiedendole di uscire con lui. Lei ha rifiutato riferendo di essere sposata ma lui non si è dato vinto e ha continuato scrivendo che l’avrebbe “rubata e portata via insieme a lui”.

In una circostanza l’ha incontrava per strada e le ha detto: ”parliamo, vieni qui, ti amo sono fissato con te; ho perso la testa per te, guardo solo te, usciamo insieme”; quando lei ha respinto l ‘invito, ribadendogli che era sposata, lui l’ha minacciata a minacciava dicendole “ti rubo e ti ammazzo”; le ha inviato un messaggio su Instagram per dirle che era pazzo di lei e insistendo con l’invito ad uscire insieme a lui.
L’ha contattava telefonicamente, da numero privato per insistere. Quando la donna gli diceva che voleva essere lasciata in pace, la minacciava dicendole: “Rispondimi sennò ti faccio male”; la tempestava di telefonate con numero anonimo e quando lei rispondeva, le diceva: “ti amo, voglio stare con te” con esplicite intenzioni sessuali.
In almeno tre occasioni, quando la incontrava in centro città a Rimini, l’afferrava per il braccio e le diceva: “dai rimani con me, prendiamo qualcosa da bere”, poi tentava di darle un bacio sul viso; quando la donna si liberava dalla presa e gli diceva che lo avrebbe denunciato, lui le rispondeva che non gli importava nulla.

L’uomo ha causato alla donna un perdurante e grave stato di ansia o di paura. Lei si è vista costretta a raccontare gli episodi al marito, motivo che ha fatto nascere tra loro delle incomprensioni e litigi. La donna, per cercare di evitare l’indagato, ha cancellato il proprio profilo Instagram, cambiato il numero di telefono, evitato di recarsi in centro a Rimini ed è tornata nel suo paese, per un breve periodo, proprio per allontanarsi dall’indagato. La misura è stata stabilita dal Gip Vinicio Cantarini su richiesta del PM Luca Bertuzzi.