Stazione di Viserba. L'associazione Quartiere 5: preservare vecchio tunnel ma anche decoro

Nell’ambito del progetto di riqualificazione della stazione di Viserba (un piano d’investimenti da 30 milioni di euro per il potenziamento della stazione di Viserba e Rimini oltre al progetto di velocizzazione della linea ferroviaria Rimini-Ravenna) è previsto un nuovo sottopasso con collegamento da monte a mare al di sotto dei binari partendo dal parcheggio sul lato sud della stazione. Ma per una questione di distanza minima fra l’uno e l’altro, l’attuale “tunnel” tra via Curiel e via Mazzini deve essere sacrificato quindi chiuso.

Lo ricorda l’Associazione Quartiere 5 che chiede all’ Amministrazione Comunale d’intervenire con RFI per evitare la chiusura del vecchio sottopasso per “scongiurare il ripetersi dell’esperienza maturata in occasione della costruzione dell’altro sottopasso, quello che ha mandato in pensione il passaggio a livello di via Polazzi. Un’opera che ha mostrato subito i suoi limiti, con scalinate troppo ripide per la popolazione anziana costretta a utilizzare le “infinite” rampe dove la convivenza fra pedoni, ciclisti e monopattini richiederebbe la presenza fissa di un vigile. L’attuale sottopasso è sicuramente “vintage”, con dei limiti oggettivi dati dall’altezza ma rappresenta un passaggio molto apprezzato dai Viserbesi per ricucire il rapporto monte-mare della frazione”.

A questa preoccupazione s”i unisce l’ormai cronico stato di abbandono e degrado in cui versa la stazione ferroviaria di Viserba, immagine indecorosa per residenti e turisti, spesso location e ritrovo di sbandati e personaggi al limite della società civile. Il degrado visivo è caratterizzato da una totale mancanza di manutenzione, che si manifesta in presenta rifiuti, erbacce, inciampi pericolosi e un totale senso di abbandono. L’unica nota positiva, di presidio e decoro, è dato dal bar della Stazione che regge sulle spalle il peso di un’area con grosse difficoltà. Come Associazione Quartiere 5 abbiamo segnalato più volte il problema, chiesto interventi urgenti sia a RFI che all’Amministrazione Comunale senza alcuna risposta ne soluzione, ma con un rimbalzo di responsabilità tra i vari enti”.

L’associazione ritiene necessaria “una pianificazione globale dei problemi e non interventi a spot che ogni volta vanno a risolvere un problema per crearne di nuovi. Come associazione siamo a disposizione per tutto il supporto che serve a migliorare i luoghi della nostra vita quotidiana”.