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bravata pagata a caro prezzo

Spari in strada con una pistola in pieno giorno, condannati due amici

In foto: l'arma e il materiale sequestrato dalla polizia
l'arma e il materiale sequestrato dalla polizia
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 4 lug 2023 20:08 ~ ultimo agg. 5 lug 10:49
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Hanno sparato sette colpi di pistola in strada, in via Buonanotte a Rimini, di pomeriggio, per divertimento. Volevano provare l’arma che uno dei due aveva appena acquistato e così hanno esploso alcuni colpi in sequenza. Una bravata costata ad entrambi, due amici di 34 e 31 anni, il primo riminese, il secondo di origine albanese, difesi dall’avvocato Giuliano Renzi, una condanna per porto abusivo di armi in concorso, ricettazione e, solo per l’italiano, di possesso illegale di distintivi delle forze dell’ordine. La pena inflitta dal giudice è stata di 2 anni e un mese di reclusione per il 34enne, e 2 anni e 10 mesi per il 31enne, colui che ha esploso materialmente i colpi.

Il fatto è avvenuto lo scorso 6 settembre. Verso le 16 un residente di via Buonanotte, tra la chiesa di San Lorenzo a Monte e lo stabilimento della Galvanina, a Covignano, aveva segnalato alla polizia la presenza di due persone in sella ad uno scooter si allontanavano dopo aver sparato in strada alcuni colpi. La Volante giunta sul posto, appresa dal richiedente la direzione di fuga dei due soggetti, era riuscita a rintracciarli poco dopo. Dallo scooter sottoposto a perquisizione era spuntata una pistola semi-automatica Crvena-Zastava di fabbricazione serba, risultata clandestina, ed un silenziatore. Uno dei due aveva in tasca 14 proiettili calibro 32, mentre a casa del riminese erano stati sequestrati sei falsi tesserini  appartenenti alla polizia di Stato, alla Guardia di Finanza e alle Guardie giurate particolari, oltre a una paletta della polizia albanese.

Entrambi erano stati arrestati. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia il 31enne albanese aveva fornito la sua versione dei fatti, spiegando che la settimana prima si era imbattuto casualmente in un cittadino marocchino che gli aveva offerto una pistola, completa di caricatore e silenziatore, a 130 euro. L’uomo, attratto dal possedere un’arma, l’aveva acquistata e nascosta sotto la sella dello scooter. Nel pomeriggio del 6 settembre aveva dato all’amico un passaggio per raggiungere un’azienda agricola alle pendici del colle di Covignano e, durante il tragitto, gli aveva raccontato di aver comprato una pistola. Sarebbe stato a questo punto che, spinto dal riminese, avrebbe deciso di provarla. I due si erano fermati in via Buonanotte, dove avrebbero cercato di montare il silenziatore. Essendo però inesperti l’operazione non andò a buon fine e al momento dell’esplosione dei colpi gli spari furono uditi da un residente. Una bravata, stando al loro racconto, che il giudice ha punito con una duplice condanna.