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sabato 27 maggio

Robot ed umanità. Al Fulgor la lectio di Paolo Gallina

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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 26 mag 2023 10:24 ~ ultimo agg. 10:34
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Robot e umanità: sarà una vera e propria lectio magistralis su risonanze tra robot, intelligenza artificiale e dimensione umana quella in programma sabato 27 maggio, alle 11.00 al Cinema Fulgor di Rimini, con la Clinica Nuova Ricerca che offrirà alla città un incontro con Paolo Gallina dell’Università di Trieste.

La Clinica Nuova Ricerca dedica l’evento a Roberto Servadei, il direttore sanitario prematuramente scomparso in settimana. Al centro della mattinata i contenuti dei saggi scientifici che pongono l’enfasi sul rapporto tra tecnologia e post umanesimo. In particolare verrà presentato il recente libro ‘La protoarte dei robot. Quando l’arte, la robotica e l’intelligenza artificiale si intrecciano’ nel quale l’autore ha raccontato come la tecnologia sia entrata in simbiosi con le nostre vite. E quindi anche l’arte. Insieme a lui, sul palco, il manager e scrittore Pier Luigi Celli.

Nel suo libro Paolo Gallina esplora i punti di contatto esistenti tra la robotica e l’arte, tra il rigore della scienza e la libertà dell’azione pittorica. Partendo dalla sua esperienza di robotico e artista, Gallina presenta l’attività espressiva dell’arte robotica che sta compiendo i primi passi nella nostra dimensione umana.

Paolo Gallina è Direttore del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Trieste, professore ordinario di Meccanica applicata alle Macchine. L’ingresso all’incontro è gratuito, fino ad esaurimento posti.

L’introduzione all’incontro:

I robot umanoidi sono agile oggetto di divulgazione scientifica. Accattivanti, futuristici, “tecnicamente muscolosi”, affascinano il pubblico con estrema facilità. Questa loro capacità di tenere il palco della scienza, però, mette in secondo piano aspetti correlati all’interazione uomo-robot. In realtà vi sono interessanti e imprescindibili aspetti psicologici, etici e sociologici che si nascondono tra le pieghe di una macchina che cammina e stringe una mano, o suona un violino.

Le emozioni coinvolte nelle relazioni sociali, esistono per far fare alle persone cose che altrimenti non farebbero. Le emozioni sono state create dalla natura per permettere all’uomo di vivere in piccole comunità come la famiglia o in unità sociali più grandi come un villaggio, una città o uno Stato.

È dalla dinamica, e soprattutto dall’equilibrio delle nostre emozioni contrapposte ai nostri istinti individualistici, che prende forma la società che conosciamo. In ogni scelta quotidiana, la mente mette sulla bilancia i pesi di me e degli altri ed elabora un risultato che si traduce in un’azione concreta. Ecco perché le emozioni, oltre a essere il sale della vita, sono dal punto di vista biologico strumenti decisionali.

Le emozioni possiedono due caratteristiche fondamentali che le rendono efficaci: sono irrazionali e immediate. Le macchine riescono a scatenare emozioni simili a quelle ispirate dall’interazione con altri esseri viventi.

Se poi si passa dal semplice ambito degli oggetti inanimati a quello dei sistemi digitali, dalla robotica all’intelligenza artificiale, il fenomeno della generazione di sentimenti che possono essere definiti emozioni artificiali raggiunge dimensioni e un’intensità tutt’altro che trascurabili. Questo traccerà un futuro post-umano in cui emozioni e strumenti tecnici non potranno essere analizzati separatamente. Inoltre, ci sono altri aspetti importanti da considerare per quanto riguarda le interazioni uomo-macchina, come le macchine anti-edonistiche, la tecnologia persuasiva e la neuroplasticità.