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arrestati dalla polizia

Serie di rapine mentre sono in vacanza a Rimini, condannati tre ventenni

In foto: archivio
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di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 27 apr 2023 17:24 ~ ultimo agg. 28 apr 13:04
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Avevano raggiunto Rimini da qualche giorno per “vacanza”, ma in realtà il loro obiettivo era compiere delle rapine e poi, con tutta probabilità, fare ritorno con il bottino nell’hinterland Milanese, dove vivono. La polizia di Stato, però, lo scorso 28 maggio ha arrestato due marocchini e un italiano, di età compresa tra i 21 e i 23 anni, già gravati da numerosi precedenti per reati contro la persona, il patrimonio e gli stupefacenti. Ai tre erano state contestate la rapina commessa in un minimarket di Miramare, ma anche di quelle ai danni di un cameriere d’albergo e di uno studente pugliese di 18 anni in gita scolastica a Rimini. Difesi dagli avvocati Nicolò Durzi, Massimiliano Orrù e Ninfa Renzini, sono stati condannati con rito abbreviato a 2 anni di reclusione ciascuno (per due di loro la pena è sospesa).

Questi i fatti. La notte del 28 maggio, verso l’1.30, al numero unico di emergenza era arrivata la richiesta di aiuto per un’aggressione che si stava consumando in un minimarket di viale Regina Margherita a Miramare. Sul posto si precipitava una Volante, che raccoglieva la testimonianza dell’esercente rapinato, un 48enne bengalese. L’uomo raccontava di essere stato immobilizzato da un gruppetto di nordafricani, composto da tre giovani, poi fuggiti con alcune bottiglie di spumante e con alcuni souvenir.

Era stata la seconda Volante intervenuta a riconoscere e fermare i presunti rapinatori all’altezza di viale Mantova angolo viale Sarsina. Il terzetto, alle vista degli agenti, cercava di disfarsi (senza riuscirci) di tre coltelli a scatto e di una collanina d’oro con il gancio di chiusura spezzato. Proprio in quel frangente i poliziotti venivano avvicinati da due uomini, autisti pugliesi di un pullman scolastico, indicavano i nordafricani come gli autori di un’altra rapina, avvenuta verso l’una e quarto, nei confronti di un cameriere d’albergo. In pratica il terzetto l’aveva circondato mentre faceva ritorno a casa dal lavoro e gli aveva strappato la collanina in oro. Che però il cameriere, con coraggio, era riuscito a riprendersi prima di fuggire e chiedere aiuto ai due autisti.

I poliziotti perquisivano la camera dell’albergo di Rivazzurra dove i nordafricani alloggiavano da qualche giorno. All’interno venivano recuperate due catenine d’oro, una delle quali risultata essere di proprietà di uno studente pugliese in gita a Rimini, che il 24 sera aveva subito lo strappo della collanina da parte di un nordafricano a bordo di un monopattino. Nella stanza del gruppetto c’era anche un bilancino utilizzato verosimilmente per pesare l’oro.