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interrogazione in Assemblea

Impianto eolico Badia del Vento. Rossi (PD): la Regione verso parere negativo

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 14 mar 2023 16:46
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Il progetto di impianto eolico “Badia del Vento” previsto nel comune toscano di Badia Tedalda, ma a due passi dal comune romagnolo di Casteldelci è stato al centro di un’interrogazione urgente prposta dalla consigliera del PD Nadia Rossi e discussa oggi in Assemblea legislativa.

La costruzione di 7 maxi pale eoliche alte 180 metri – premette la Rossi – avrebbe un impatto negativo su tutta l’area, con conseguenze non solo sulla bellezza del crinale, ma anche sul turismo in crescita, sulla vivibilità, sullo sviluppo dell’intero territorio. Addirittura l’impianto sorgerebbe ad appena 500metri dal centro di Casteldelci e in un’area che conta 39 edifici tutelati collocati nei comuni limitrofi, oltre a 25 centri e nuclei storici perimetrati dagli strumenti urbanistici comunali e a 8 aree protette tutelate, tra cui il parco interregionale Sasso Simone e Simoncello e il sito della Rete Natura Balze di Verghereto e Monte Fumaiolo

Sul progetto la Regione sembra intenzionata a dare un parere negativo: “Apprendo con favore – scrive la Rossi – dalla Vicepresidente Priolo che il parere dell’Emilia-Romagna sulla realizzazione del progetto sarà con ogni probabilità negativo. Bene anche che la volontà della Regione sia quella di andare a fondo a questa vicenda, per prevenire situazioni analoghe in futuro. È fondamentale sollecitare il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sui decreti attuativi e le linee guida per definire le aree idonee alla realizzazione di impianti eolici, nel quadro di una piano energetico nazionale complessivo. All’interno di questo quadro serve inserire le intese tra Regioni per i progetti di confine: in Emilia-Romagna abbiamo uno strumento utile – continua la consigliera Rossi – il PTPR, per pianificare gli interventi urbanistici e infrastrutturali sul territorio tutelando allo stesso tempo la sua storia e la sua bellezza”.

Anche la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Ravenna, Forlì Cesena e Rimini dovrà esprimere il suo parere: “alla luce di ciò è fondamentale raccordarsi con la Regione Toscana per evitare conseguenze negative sul nostro territorio inerenti a questo e ai futuri progetti“.