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meno casi ma meno tamponi

Covid. Monitoraggio Gimbe, in Italia calano ancora contagi e ricoveri

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 13 feb 2023 11:24 ~ ultimo agg. 11:30
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Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva a livello nazionale nella settimana 3-9 febbraio, rispetto alla precedente, una diminuzione di nuovi casi (30.901 vs 34.377, pari a -10,1%) e una diminuzione dei decessi (279 vs 439, pari a -36,4%, di cui 21 riferiti a periodi precedenti). In calo anche i casi attualmente positivi (196.058 vs 227.985, -31.927, pari a -14%), le persone in isolamento domiciliare (192.436 vs 224.094, -31.658, pari a -14,1%), i ricoveri con sintomi (3.459 vs 3.712, -253, pari a -6,8%) e le terapie intensive (163 vs 179, -16, pari a -8,9%).

“Seppur ampiamente sottostimati– dichiara il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta- i nuovi casi settimanali si confermano in ulteriore calo (-10,1%)”: dai 34mila della settimana precedente scendono a oltre 31mila, con una media mobile a 7 giorni di poco oltre 4mila casi al giorno”. I nuovi casi diminuiscono in tutte le regioni, ad eccezione di Marche (+12,2%), provincia autonoma di Trento (+0,4%), Sardegna (+25,9%), Toscana (+2,5%) e Valle d’Aosta (+12,5%): dal -0,5% del Veneto al -51,9% del Molise.

In 36 province si registra un aumento dei nuovi casi: dal +0,4% di Trento al +91,5% di Sassari, mentre nelle restanti 69 province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -0,2% di Bologna al -63,6% di Enna); stabili Trento e Cagliari con una variazione dello 0%. In nessuna provincia l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti. Si registra un calo del numero dei tamponi totali (-8,1%): da 595.539 della settimana 27 gennaio-2 febbraio a 547.026 della settimana 3-9 febbraio. In particolare, i tamponi rapidi sono diminuiti del 9,9% (-47.013), mentre quelli molecolari sono diminuiti dell’1,2% (-1.500). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività si riduce dal 5,3% al 5% per i tamponi molecolari e si riduce dal 5,9% al 5,8% per gli antigenici rapidi.

Sul fronte degli ospedali continua a scendere il numero dei ricoveri” sia in area medica (-6,8%) che in terapia intensiva (-8,9%)”. In termini assoluti, i posti letto Covid occupati in area critica, raggiunto il massimo di 347 il 12 dicembre, sono scesi a 163 il 09 febbraio; in area medica, raggiunto il massimo di 9.764 il 12 dicembre, sono scesi a 3.459 il 09 febbraio. Al 09 febbraio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 5,4% in area medica (dallo 0,6% del Molise al 17,7% dell’Umbria) e dell’1,6% in area critica (dallo 0% di Basilicata, Molise, provincia autonoma di Bolzano, provincia autonoma di Trento e Valle d’Aosta al 4% dell’Emilia Romagna). “In lieve diminuzione gli ingressi giornalieri in terapia intensiva- precisa Mosti- con una media mobile a 7 giorni di 15 ingressi/die rispetto ai 18 della settimana precedente”.

Tornano a scendere i decessi (-36,4%): 279 negli ultimi 7 giorni (di cui 21 riferiti a periodi precedenti), con una media di 40 al giorno rispetto ai 63 della settimana precedente. Vaccini: persone non vaccinate. Al 10 febbraio sono 6,77 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui 6,4 milioni attualmente vaccinabili, pari all’11,1% della platea.