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I dati del terzo trimestre 2022

Cala la disoccupazione nel riminese e il gap tra uomini e donne

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(archivio)
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 3 feb 2023 15:13
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Disoccupazione in calo in provincia di Rimini, anche se resta più elevata di quella dell’Emilia Romagna, e una forbice tra uomini e donne che si assottiglia. Sono alcuni dei dati che emergono nell’analisi fatta dalla Camera di Commercio sui dati ISTAT relativi alle forze lavoro nel terzo trimestre 2022. Un trimestre che coincide con il periodo estivo (luglio – settembre) e quindi con un aumento degli occupati legato in particolare a commercio e turismo.

Rispetto allo stesso periodo del 2021, il tasso di disoccupazione in provincia di Rimini cala di 2,1 punti percentuali (da 8,5% nel terzo trimestre 2021 a 6,4% nel terzo trimestre 2022). Cala anche il tasso di attività (15-64 anni) di 1,5 punti percentuali (69,7% a luglio-settembre 2022), conseguenza della diminuzione delle forze lavoro nel complesso (-2%), mentre si assiste ad una sostanziale stabilità del tasso di occupazione (15-64 anni) (da 65% a 65,1%). Nel confronto con Emilia-Romagna e Italia, il tasso di occupazione è minore del dato regionale (69,1%) e più alto di quello nazionale (59,8%) mentre il tasso di disoccupazione risulta maggiore della media regionale (5,4%) ma più basso del dato nazionale (8,4%). Si assottiglia poi la differenza di genere: la disoccupazione femminile infatti si attesta al 7% (-2,7) mentre quella maschile al 5,8% (-1,7). In crescita annua, nel terzo trimestre 2022, il tasso di occupazione femminile (+0,5 punti percentuali), che si attesta al 58,8%, mentre diminuisce quello maschile (-0,3 p.p., 71,6%).
Si riduce di 3,8 punti rispetto al 2021 il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) che si attesta al 26,4%.
Gli occupati in provincia di Rimini, nel terzo trimestre 2022, sono 144mila, con un lieve aumento annuo pari allo 0,4%; incrementi si riscontrano per l’agricoltura, dove però si registra un’incidenza molto bassa (+27,8%, 1,1% del totale degli occupati), i settori commercio e turismo (+6,7%, 23,9%) e per gli altri sevizi (+4,5%, 48,8%), mentre calano gli addetti nell’industria in senso stretto (-12,3%, 20,3%) e nelle costruzioni (-10,0%, 5,8%).
I disoccupati, in termini assoluti, risultano 10mila, in deciso calo tendenziale (-26,7%).