Indietro
menu
gli anni dell'assalto

Il Sigep che non c'è più. Dal far west finale alla solidarietà

In foto: immagini del Sigep 2003
immagini del Sigep 2003
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
mer 25 gen 2023 14:09 ~ ultimo agg. 26 gen 14:53
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Quello tra i riminesi e il Sigep è un rapporto complesso. Da una parte, i vantaggi in termini di fatturato di una manifestazione che riempie gli alberghi a gennaio. Dall’altra, i disagi del traffico per cui molti riminesi non vedono l’ora che arrivi l’ultimo giorno.
Anni fa, in realtà, l’ultimo giorno del Sigep era atteso da molti riminesi per ben altri motivi. Resta leggendaria infatti la caccia alle rimanenze, quelle che gli espositori davano via gratuitamente per non doversi preoccupare di smaltirle. Soprattutto gelato ma anche dolci e qualsiasi altra cosa potesse essere recuperata.
Scene da far west con famiglie attrezzate per portare a via le più ampie scorte possibili, stand presi letteralmente d’assalto fino a che non rimanevano solo poche briciole sugli scaffali.

Poi la fiera ha preso le contromisure per evitare che l’usanza sfuggisse di mano. Con un più rigido controllo degli ingressi, cercando di limitarli il più possibile agli addetti ai lavori, e soprattutto, dal 2014, con l’iniziativa “Il gusto della solidarietà”, che riutilizza il gelato rimasto a fini benefici attraverso le associazioni del territorio. E anche quest’anno, dal giorno dopo la chiusura, al centro commerciale I Malatesta, di fronte alla fiera, il gelato raccolto sarà venduto per finanziare l’acquisto di generi alimentari di prima necessità destinati a famiglie in difficoltà.
Per ogni vaschetta da un chilo e mezzo sarà chiesta un’offerta di almeno cinque euro. Non come il gelato gratis di una volta, ma comunque un buon affare. E soprattutto solidale.