A Montegridolfo passeggiata nella Romagna del Cinquecento
La Chiesa di San Rocco di Montegridolfo racconta una storia che unisce la fede all’arte. Costruita nel XV sec. dalla volontà comunale, come un piccolo edificio di culto per l’ospitalità dei pellegrini o come lazzaretto per i contagiati dalle pesti, accoglie ancor oggi fedeli e visitatori. Tante sono le testimonianze che parlano di questa passato. In particolare gli affreschi che dipinti sull’abside
della chiesa, furono sovrapposti l’uno sull’altro nella continuità della raffigurazione: la Madonna con il Bambino e i santi Rocco e Sebastiano.
Il primo quattrocentesco, riprende nella Maestà quella della Chiesa di Sant’Agostino di Rimini capolavoro giottesco della Scuola riminese del Trecento. Tutta l’impostazione risente però della compostezza pierfrancescana che proprio alla metà del Quattrocento, si diffondeva tra la Romagna, le Marche e la Toscana. Il tema venne rinnovato nelle forme e nello stile intorno
ai primi decenni del Cinquecento con una nuova opera adagiata su quella esistente. Anche in questo caso la motivazione è da ricercarsi nel gesto di ringraziamento di una comunità devota a quelle immagini sacre. In questo caso però i riferimenti guardano all’innovazione portata nel mondo dell’arte da Raffaello. Una ventata di grande novità per un centro geograficamente ai margini delle direttrici viarie, ma non di certo per quelle culturali come rapido recepimento della pittura raffaellesca dimostra. L’opera cinquecentesca è stata restaurata durante l’estate.
Martedì 27 dicembre alle 21, il prof. Alessandro Marchi terrà una conversazione di Storia dell’Arte che si trasformerà in una “passeggiata” nella Romagna del Cinquecento.
Dalla Chiesa di San Rocco e soprattutto dall’affresco appena restaurato, si partirà con l’ausilio di immagini (talvolta inedite) alla scoperta di luoghi e capolavori, di maestri e botteghe, in una continua rivelazione delle radici culturali di Montegridolfo e della Valconca. Ingresso gratuito.