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nella corte di palazzo Ghetti

Contro il cibo in provetta la raccolta firme di Coldiretti Rimini

In foto: il mercato della Coldiretti
il mercato della Coldiretti
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 13 nov 2022 10:05 ~ ultimo agg. 12:35
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Parte ufficialmente a Rimini la raccolta firme per promuovere la legge che vieta la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia promossa da Coldiretti, Fondazione Campagna Amica e Filiera Italia.

Dalla carne prodotta in laboratorio al latte “senza mucche” fino al pesce senza mari, laghi e fiumi, il cibo in provetta potrebbe presto inondare il mercato europeo – denuncia Coldiretti Rimini – poiché già ad inizio 2023 potrebbero essere introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue“.

“La carne in provetta, cancella l’identità di una intera nazione e del nostro territorio –  afferma il Presidente di Coldiretti Rimini Guido Cardelli Masini PalazziÈ importante sostenere e difendere il cibo naturale, salutare e sostenibile contro i surrogati biotecnologici spacciati per alimentati che aiutano l’ambiente.”

Ben 7 italiani su 10 la pensano già così infatti, secondo un’indagine di Coldiretti/Ixè, il 68% degli italiani non si fida del cibo creato in laboratorio con cellule staminali in provetta. Interrogati sui motivi principali per i quali bocciare il cibo fatto in laboratorio gli italiani – spiega l’analisi Coldiretti/Ixe’ – mettono in cima il fatto di non fidarsi delle cose non naturali (68%), mentre al secondo posto ci sono i consistenti dubbi sul fatto che sia sicuro per la salute (60%). Rilevante anche la considerazione che il cibo artificiale non avrà lo stesso sapore di quello vero (42%) ma c’è anche chi teme per il suo impatto sulla natura (18%).

Per quanto riguarda la carne da laboratorio – spiega Cardelli Masini Palazzi – “la verità che non viene pubblicizzata è che non salva gli animali perché viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche, non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare, non è accessibile a tutti poiché per farla serve un bioreattore, non è neppure carne ma un prodotto sintetico e ingegnerizzato”.

Per difendere il cibo naturale e fermare l’avanzata del cibo sintetico è possibile firmare tutti i giorni negli uffici di Coldiretti e nei mercati di Campagna Amica ed ogni martedì mattina al mercato esclusivo di Campagna Amica nella corte di Palazzo Ghetti sede della Banca Malatestiana.