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preoccupazione tra le imprese

Sondaggio CNA. I fatturati estivi tengono ma erosi dal caro bollette

In foto: Mirco Galeazzi (CNA)
Mirco Galeazzi (CNA)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 20 ott 2022 15:59 ~ ultimo agg. 21 ott 12:49
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I fatturati tengono ma vengono erosi dal caro bollette. E’ quanto emerge dal sondaggio CNA sull’andamento della stagione estiva 2022. Dal campione significativo provinciale che ha coinvolto associati CNA artigiani, commercianti, balneari e imprenditori nel settore della somministrazione alimenti e bevande filtra grande preoccupazione per il futuro, dettata prima di tutto dall’aumento delle utenze ma anche dalla questione balneazione.

Per quanto riguarda i fatturati rispetto al 2021 si è registrato una contrazione per il 51,6% del campione mentre il 19.7% ha risposto di essere in linea con l’anno precedente senza particolari variazioni mentre il 28,8% segnala un aumento degli incassi per certi versi in linea con la crescita delle presenze.

Nel bilancio economico della stagione turistica estiva 2022 diventano determinanti i costi di gestione dovuti ai rincari energetici. Solo l’11,8% non ha affrontato aumenti mentre il 29,4% ha fatto i conti con utenze superiori del 30% mentre, per l’8,8% sono addirittura triplicati i costi, per il 7,4% raddoppiati.

Il 37,5% degli intervistati ha avuto difficoltà nel gestire i clienti e per questo si auspica una crescita generalizzata del target, il 18,8% ha trovato motivi di lamentela nel rapporto con i fornitori, il 20,3% con le Istituzioni ed il 7,8% con le banche per il reperimento di liquidità.

C’è soddisfazione per la politica degli eventi messi in campo anche se per il 39,7% andrebbero rivisti, soprattutto la Notte Rosa. Un dato che fa riflettere è come per il 29,4% però non favoriscano l’economia turistica del territorio anche se c’è chi suggerisce di spalmare le iniziative maggiormente su tutto l’anno (5,9%).

Sembra invece preoccupare e tanto la questione legata ai divieti di balneazione che è emersa a spot, anche con polemiche, durante l’estate 2022. Per il 22,4% degli associati di CNA sentiti è un aspetto da affrontare perché determinante per l’economia turistica, tanto che il 23,9% sostiene che abbia generato rinunce e cancellazioni delle prenotazioni mentre per il 35,8% degli intervistati è anche un problema importante per l’immagine complessiva del territorio.

Sul piano della sicurezza si presenta una spaccatura a metà tra chi è ottimista e chi è pessimista. Si registra comunque una moderata soddisfazione, addirittura il 37,7% non ha registrato particolari problemi, il 18,8% ha apprezzato gli interventi di prevenzione messi in campo, per il 20,3% invece siamo in piena urgenza e lontani dalla soluzione del problema mentre per il 23,2% serve maggiore impegno.

“C’è grande preoccupazione, è inutile nascondersi” sottolinea Mirco Galeazzi Presidente di CNA Rimini. “Il costo energetico è aumentato in alcuni casi, bollette alla mano, del 300% e per fine anno le proiezioni prevedono un incremento del 500%. A questo punto parliamo di sopravvivenza delle aziende ed è assolutamente necessario far fronte a tutto ciò con un sostegno concreto da parte del Governo ed una grande attenzione da parte delle amministrazioni per le imprese”. 

“Il sondaggio – prosegue Galeazzi – ha toccato una significativa e trasversale gamma di imprese che operano nel settore turistico della provincia: sicurezza, balneazione e target turistico da migliorare sono le altre tematiche calde emerse. Tra le problematiche più sentite emerge quella del personale il cui reperimento è difficoltoso ed il relativo grado di competenza non sempre soddisfa la richiesta”.

“Ma se sul piano dei fatturati la metà degli intervistati registra un saldo positivo o stabile rispetto all’anno precedente” conclude Galeazzi “si mette a bilancio però una crescita spaventosa dei costi energetici che hanno eroso ogni crescita, una tendenza che minaccia lo stesso futuro delle nostre imprese. Serve intervenire con urgenza”.