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Gimbe: manca piano inverno

Covid: a Rimini oltre 500 casi ogni 100mila abitanti

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 6 ott 2022 11:24 ~ ultimo agg. 12:17
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Rimini è tra le 35 province italiane dove l’incidenza di casi covid  supera i 500 ogni 100.000 abitanti: sono 508. In vetta c’è Biella con 857 ma tra i territori più esposti figurano anche Forlì-Cesena con 571 e Ravenna con 516. E’ quanto emerge dal  monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 28 settembre-4 ottobre. Rispetto alla settimana precedente al livello nazionale si registra un rilevante aumento di nuovi casi (244.353 vs 160.829, pari a +51,9%) e una diminuzione dei decessi (281 vs 307, pari a -8,5%). In crescita anche i casi attualmente positivi (491.811 vs 444.389, +10,7%), le persone in isolamento domiciliare (486.842 vs 440.608, +10,5%), i ricoveri con sintomi (4.814 vs 3.653, +31,8%) e le terapie intensive (155 vs 128, +21,1%). “All’inizio di questa nuova ondata la preoccupazione è forte per vari fattori – sottolinea il presidente della Fondazione Nino Cartabellotta: la campagna vaccinale è sostanzialmente ferma, la copertura della quarta dose per anziani e fragili non decolla, la stagione influenzale è in arrivo e sui mezzi pubblici si è detto addio all’obbligo di mascherina“. “Ma ancor di più– continua- inquieta l’assenza di un piano di preparazione per la stagione autunno-inverno, più volte invocato dalla Fondazione Gimbe: la circolare del ministero della Salute con le indicazioni per la gestione dell’epidemia di Sars-CoV-2, che pareva di imminente pubblicazione, è stata ingiustificatamente bloccata dimostrando che in questa fase di transizione istituzionale l’opportunismo politico prevale sulla tutela della salute pubblica’. E nell’attesa che il nuovo Esecutivo sia pienamente operativo– dice- si sta concretizzando il rischio già paventato dalla Fondazione Gimbe: l’ennesima corsa all’inseguimento del virus che compromette la salute e la vita delle persone più fragili e ritarda l’assistenza sanitaria per i pazienti con altre patologie”. “Ecco perché– conclude Cartabellotta- la Fondazione Gimbe chiede al ministro Speranza di pubblicare subito la circolare sulla gestione pandemica e ribadisce le 5 azioni fondamentali raccomandate dall’Oms Europa: aumentare le coperture vaccinali (con tre dosi) nella popolazione generale; offrire la quarta dose alle persone a rischio dopo 120 dalla somministrazione della terza; promuovere l’utilizzo delle mascherine al chiuso e sui mezzi pubblici; areare gli spazi pubblici affollati, quali scuole, uffici, bar e ristoranti, mezzi di trasporto pubblico; applicare rigorosi protocolli terapeutici per le persone a rischio di malattia grave“.