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arrestato un 24enne

Alla grigliata tra amici sparisce un borsello e parte la scazzottata

In foto: la caserma dei carabinieri di Riccione
la caserma dei carabinieri di Riccione
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 17 ago 2022 14:53 ~ ultimo agg. 18 ago 11:04
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E’ finita nel peggior dei modi una grigliata tra amici, ovvero con l’arrivo dei carabinieri e uno dei partecipanti, accusato del furto di un borsello, arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Prima dell’intervento dei militari, però, era partita una scazzottata che ha lasciato sul volto del presunto ladro escoriazioni varie e un occhio nero.

I fatti sono avvenuti nella notte tra martedì e mercoledì a Riccione, nel parco vicino alla chiesa di San Lorenzo. E’ lì che due amici e lo zio di uno di loro si sono ritrovati verso le 20.30 per una grigliata in compagnia all’aria aperta. Cibo, ma anche alcol che a un certo punto deve aver surriscaldato gli animi. Soprattutto quando è sparito il borsello del parente. Il nipote ha subito accusato del furto l’amico, un 24enne moldavo, senza avere però le prove.

Il presunto ladro, che vive con i genitori da anni a Riccione, ha negato ogni addebito: “Io non sono stato… Cosa volete da me?”. Dalla parole si è passati alle mani. Zio e nipote si sono scagliati contro il 24enne e mentre uno lo teneva fermo, l’altro lo prendeva a pugni. Il moldavo, accusato di furto, ha cercato di difendersi come ha potuto. Durante l’aggressione l’amico gli ha sottratto il cellulare e chiamato i carabinieri. All’arrivo della pattuglia il 24enne, che fino a un paio di mesi fa lavorava come cameriere in un ristorante, è stato additato come il ladro del borsello, che all’interno conteneva effetti personali dello zio e circa 70 euro in contanti.

I carabinieri, nel cercare di ricostruire i fatti, hanno identificato i presenti e chiesto al 24enne di salire in auto e seguirli in caserma. Vistosi a suo dire ingiustamente accusato, ha dato in escandescenza e aggredito verbalmente i militari. “Non vedete che dopo avermi picchiato ha ancora nelle mani il mio cellulare? Lo rivoglio subito”, ha ripetuto indicando l’amico che lo aveva picchiato. La resistenza nei confronti della pattuglia però è continuata e alla fine il 24enne moldavo è stato arrestato.

Questa mattina, difeso dall’avvocato di fiducia Sonia Giulianelli, il moldavo è comparso in tribunale per essere processato. I reati contestati dal pubblico ministero erano la rapina impropria del borsello (che non è più stato ritrovato) e la resistenza a pubblico ufficiale. Il suo legale ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato: assolto per non aver commesso il fatto in merito alla rapina, condannato invece a 4 mesi di reclusione per la resistenza. Condanna che però non sconterà in carcere. Il giudice gli ha concesso l’obbligo di firma.