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San Leo si mette a dieta per la sfida in tv

In foto: il sindaco Bindi e i protagonisti del reality
il sindaco Bindi e i protagonisti del reality
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 6 giu 2022 15:32 ~ ultimo agg. 17:31
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L’8 e il 12 giugno, alle 21:15, andranno in onda sul canale NOVE le due puntate di “Un paese a dieta”, uno show girato a San Leo e prodotto da FTM Entertainment per Warner Bros. Discovery.

Il programma parte da una sfida che il Sindaco di San Leo Leonardo Bindi ha lanciato lo scorso anno ai suoi concittadini, un progetto di “dimagrimento” collettivo che ha portato i partecipanti a smaltire 500 kg nell’arco di 100 giorni. Tre mesi e mezzo all’insegna di un regime alimentare sano e di tanta attività fisica che sono stati seguiti, registrati e commentati dalla troupe.

I partecipanti sono stati seguiti da un team di esperti composto da Roberto Valbuzzi, Amauryz Pérez e Carla LertolaValduzzi è conduttore di Cortesie per gli Ospiti, uno dei programmi di maggior successo delle reti Discovery, Pérez è un campione di pallanuoto che ha acquisito notorietà partecipando a Ballando con le Stelle, L’Isola dei Famosi e Pechino Express, mentre la professoressa Lertola è una dietologa specializzata in Scienze dell’Alimentazione. Le varie peripezie dei partecipanti, tra inevitabili rinunce e tanta attività fisica, sono invece commentate dalla voce di Gene Gnocchi.

Il reality è alla sua prima edizione. San Leo è stata selezionata tra molti altri comuni che si erano candidati grazie soprattutto ai suoi paesaggi mozzafiato. Il casting si è tenuto lo scorso settembre e ha tenuto conto non solo del peso-forma, «ma anche in ragione di certi ruoli ricoperti, dal farmacista al parroco, nonché dalla capacità innata di essere pittoresco», spiega il sindaco Bindi.

Un’occasione quindi di fare anche promozione turistica attraverso il piccolo schermo. Il primo cittadino fa sapere di essere stato chiaro fin dall’inizio con gli organizzatori della produzione televisiva: «Da buoni romagnoli noi la dieta la facciamo, ma senza rinunciare alla piadina e al Sangiovese».