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la siccità ci interroga

In Romagna lungimiranti con la diga, ma dal comune invito a non sprecare

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 24 giu 2022 13:28 ~ ultimo agg. 13:30
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Un invito ad essere parsimoniosi nell’utilizzo dell’acqua, ma anche una riflessione su quanto siano stati strategiche alcune scelte fatte decenni fa quando si investì per creare la diga di Ridracoli. Il comune di Rimini, anche a fronte degli appelli lanciati dalla regione, fa suo l’impegno di sensibilizzare i cittadini sul grave problema della siccità.
Il tema della scarsità della risorsa idrica è rimbalzato sulla scena nazionale mediatica, destando giusta e grande preoccupazione in tutta la pubblica opinione. Il cambiamento climatico, le scelte da fare in un futuro ormai prossimo e quelle non fatte in passato, sono oggi argomenti non eterei e non distanti mille miglia ma che riguardano e impattano la quotidianità di tutti, nessuno escluso.   Se la siccità sta mettendo in ginocchio molti territori, anche Rimini focalizza la sua attenzione, soprattutto d’estate, su questo problema. Ma va fatta una importante sottolineatura che può, anzi deve essere, spunto di lavoro per quello che ci sarà obbligatoriamente da decidere e mettere in atto a partire da subito.
La Romagna e la Riviera romagnola, in queste giornate bollenti, non vivono situazioni straordinarie o urgenti grazie alla lungimiranza e all’intelligenza di chi, decenni fa, ha avuto l’intuizione e la capacità di metterla in atto nella diga di Ridracoli e di Romagna Acque“.
Questa gestione intelligente e pubblica della risorsa idrica ha consentito e consente quegli investimenti strategici la cui importanza la registriamo proprio ora, in cui territori a noi vicini sono chiamati purtroppo a misure emergenziali sul consumo di acqua. Investimenti che adesso diventano per l’agenda di governo locale ancora più prioritari e importanti, al fine di evitare future sofferenze causate dall’assenza di pioggia che possano compromettere l’approvvigionamento di acqua potabile.    Questo per dire come, al di là delle contingenze, servono investimenti strutturali su un argomento che sempre più riguarderà la nostra vita. E servono quelle scelte infrastrutturali che possano consentire un’organizzazione e una distribuzione diffusa della risorsa idrica, capace di far superare senza troppi danni le situazioni straordinarie come quella odierna. Su questo Rimini ha già dato il proprio assenso circa i progetti di sviluppo e di nuova captazione idrica da parte di Romagna Acque e, con la stessa determinazione, si impegna a realizzarli per propria competenza”.
“Detto questo, e nonostante la situazione tutto sommato nella media in Romagna, si sta monitorando quotidianamente l’evolversi della situazione e cogliamo in pieno il messaggio ambientale che ci proviene anche dalla Regione di utilizzare in maniera parsimoniosa l’acqua, evitando il più possibile sprechi o usi superflui.  Invitiamo i cittadini, ad esempio, a prediligere la doccia al bagno per la propria igiene personale, controllare il corretto funzionamento dei propri impianti idrici ed irrigui al fine di individuare eventuali perdite occulte; usare in casa dispositivi per il risparmio idrico quali i frangigetto per i rubinetti; attrezzare i sistemi irrigui del verde con irrigazione a goccia e con sistemi temporizzati e sensori di umidità che evitano l’avvio dell’irrigazione quando non necessario; usare lavatrici e lavastoviglie sempre a pieno carico; non fare scorrere in modo continuo l’acqua durante il lavaggio dei denti o la rasatura della barba; non utilizzare acqua corrente per il lavaggio delle stoviglie e verdure, ma solo per il risciacquo; utilizzare l’acqua di lavaggio della frutta e della verdura per innaffiare le piante”.