Indietro
menu
Post voto turbolento

Fabbri (ex Lega): a Riccione sconfitta attesa, troppi yes man

In foto: Oscar Fabbri con Morrone qualche anno fa
Oscar  Fabbri con Morrone qualche anno fa
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 22 giu 2022 13:55 ~ ultimo agg. 14:28
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Mentre Daniela Angelini è impegnata a definire la squadra di governo, il centro destra riccionese si lecca ancora le ferite per una sconfitta alle urne arrivata direttamente al primo turno. Col passare dei giorni sembra sempre più remota l’ipotesi di chiedere un riconteggio delle schede, avanzata a caldo dalla Lega, per verificare i 48 voti che hanno permesso alla candidata del centro sinistra di superare la soglia del 50%. Resta invece alta la tensione, in particolare nei partiti del centro destra finiti sul banco degli imputati: Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno raccolto circa il 15%, la metà del Pd. In particolare i sassolini stanno uscendo dalle scarpe di ex esponenti del Carroccio. Dopo le critiche arrivate da Alessandro Ravaglioli, ora tocca all’ex segretario comunale riminese della Lega Oscar Fabbri che alle amministrative riccionesi si è candidato come capolista per Fratelli di Riccione a sostegno di Claudio Cecchetto (lista che ha raccolto  lo 0,58%). “Il test elettorale – spiega – è stato molto importante in particolare per la prova che la Lega avrebbe dovuto affrontare dopo il flop riminese. A Rimini la Lega non ha vinto ed a Riccione ha perso al primo turno”. “Da Segretario comunale della Lega di Rimini – ricorda –, diciotto mesi fa, in una gelida e piovosa serata avevo anticipato al Segretario regionale, on. Jacopo Morrone, la certa sconfitta del centrodestra e la conseguente perdita a Riccione qualora non si fossero assunte “decisioni forti”. Le decisioni non sono venute ed ho lasciato il partito dato che ero impossibilitato a correggere l’infausta linea politica tracciata e perseguita dai Segretari regionale e provinciale (leggasi Morrone e Raffaelli).” Secondo Fabbri “la sconfitta riccionese, dunque, era prevedibile e forse anche prevista” e “nessuno, in coscienza, può dolersi del risultato: né l’ex Sindaco Tosi, né il candidato Sindaco e tantomeno il segretario regionale, spalleggiato dal segretario provinciale, che fantasticano ed ipotizzano il riconteggio dei voti”. Per l’ex esponente del Carroccio l’esito negativo delle urne “trova la sua prima ragione nel rifiuto di far crescere un gruppo politico locale, preferendo “comandare” alcuni attivisti “yes men” di Rimini su Riccione, pur di mantenere il controllo certo del partito”. Fabbri punta poi il dito “sulla vacua rappresentanza parlamentare della on. Elena Raffaelli: né il Comune di Riccione né la provincia di Rimini hanno tratto alcun miglior posizionamento né beneficio, neppure in termini di risorse finanziarie, per altro assolutamente necessarie per la riqualificazione e la rigenerazione del territorio oltre che per la sicurezza della città”. L’ex segretario mette sul piatto numeri impietosi evidenziando che il consenso della Lega a Riccione è passato dal 35% delle regionali 2020 al 5% delle comunali 2022. “Senza progettualità il consenso si perde con buona pace della pratica dei selfie” aggiunge. “La prossima partita è costituita dalle elezioni politiche e se nulla cambierà, alla bocciatura sicura della Raffaelli si aggiungerà anche quella del Segretario Regionale on. Jacopo Morrone. Sempre che la Lega-Salvini Premier esca indenne dalla decisione del Tribunale di Milano sul ricorso di Gianluca Pini” conclude Oscar Fabbri.

Meteo Rimini
booked.net