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Operazione Free Job

Forniva abusivamente lavoratori agli alberghi. Nei guai società di Bellaria

In foto: la GdF di Rimini
la GdF di Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 12 mag 2022 08:58 ~ ultimo agg. 18:56
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I militari del Comando Provinciale Guardia di Finanza ed i funzionari dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Rimini hanno scoperto gravi irregolarità in relazione all’esercizio non autorizzato dell’attività di somministrazione di lavoro. La società nel mirino ha sede legale a Potenza e sede amministrativa in Bellaria Igea-Marina. Avrebbe fornito addetti a sei strutture alberghiere, delle quali una di San Martino di Castrozza (TN), quattro di Bellaria e una di San Mauro Pascoli. Le indagini eseguite nel corso dell’operazione battezzata “Free Job”, hanno fatto emergere, dietro un’apparente regolarità formale, un sistema di distacco di manodopera in violazione delle normative in materia di occupazione e mercato del lavoro che ha coinvolto, dal 2019 al 2021, ben 361 lavoratori.

I Finanzieri e gli Ispettori del Lavoro hanno accertato che la manodopera, sebbene regolarmente assunta dalla società potentina, veniva successivamente somministrata ad altre quattro imprese del settore turistico-alberghiero, senza la stipula di contratti di appalto, svolgendo, di fatto, le attività di una Agenzia per il Lavoro abusiva. La normativa prevede infatti la possibilità di fornire prestazioni di manodopera lavorativa soltanto alle Agenzie per il Lavoro autorizzate dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. Il sistema abusivo scoperto, costituisce invece “concorrenza sleale” non soltanto nei confronti delle imprese che assumono direttamente i loro collaboratori (facendosi carico dell’intero costo del lavoro), ma anche nei confronti dei soggetti economici che si rivolgono alle agenzie di somministrazione autorizzate: basti pensare alle garanzie richieste per le forme regolari di lavoro esternalizzato. Per la somministrazione irregolare di manodopera, è prevista una sanzione pare a 60 euro per ogni lavoratore e per ogni giornata di effettiva occupazione. Nel corso della stessa operazione sono emerse ulteriori irregolarità anche nella gestione dei lavoratori, per riposi settimanali non concessi ed ore prestate in più rispetto al contratto di lavoro, nonché per l’impiego di 13 lavoratori completamente “in nero”. Complessivamente sono state comminate sanzioni che possono arrivare ad un massimo di oltre 125 mila euro. Nei confronti delle società sanzionate sono in corso anche approfondimenti di natura fiscale.