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Lui aveva l'anello

Femminicidio in via Dario Campana. L'abbraccio rifiutato poi le coltellate

In foto: la conferenza stampa (Adriapress)
la conferenza stampa (Adriapress)
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 20 mag 2022 14:25 ~ ultimo agg. 21 mag 12:45
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Si era presentato con un anello, per esprimere la solidità della sua intenzione di riallacciare il rapporto. Ma lei aveva già espresso in altre occasioni il suo no, e lo ha confermato anche ieri quando l’uomo si è presentato nell’appartamento di via Dario Campana. Lui le ha chiesto un abbraccio, lei lo ha rifiutato ed è partita subito una violenza cieca fatta di coltellate, una ventina, fino al colpo fatale alla schiena che è costato la vita alle 46enne Noelia Rodriguez. A cercare di difenderla frapponendosi ai colpi del 54enne Maximo Aldana De La Cruz è stata la figlia 27enne di lui, avuta da una precedente relazione, che vive nello stesso appartamento della vittima ed era in casa insieme a una cugina. Dopo le cure in ospedale è stata dimessa con venti giorni di prognosi per dei tagli alla mano e all’addome.

Il procuratore Elisabetta Melotti, il questore Rosanna Lavezzaro e il capo della Squadra Mobile Mattia Falso hanno incontrato oggi la stampa per informare su quanto ricostruito finora e per fare chiarezza su alcune informazioni inesatte riportate nelle ore successive alla tragedia, probabilmente a causa di un equivoco tra nuclei familiari: la presenza della comunità peruviana è spesso fatta di alloggi non stabili e frequenti movimenti.

La coppia non viveva nell’appartamento. Avevano avuto una lunga relazione in Perù, almeno 15 anni, che poi è finita per volontà di lei. Noelia era arrivata in Italia nel luglio 2021 e lavorava come badante. Lui invece è arrivato in Italia lo scorso aprile ed era ancora sotto la tutela del visto turistico, prendendo dimora a Milano. Non si rassegnava alla fine della relazione e aveva già avuto un altro incontro con lei a Rimini. Niente lasciava però presagire un esito così tragico, tanto che lei ha accettato di rivederlo nell’appartamento di via Dario Campana. Poco prima però aveva confidato a un’amica di avere qualche preoccupazione e le aveva lasciato il suo passaporto per precauzione in caso lui la volesse costringere a tornare in Peru.

L’uomo è stato trovato dagli agenti ancora di fianco al cadavere, poi davanti al PM ha confessato l’omicidio. A chiamare i soccorsi è stata un’altra inquilina quando è rientrata, non aveva assistito alla scena. Ancora da accertare se l’arma del delitto era un coltello da cucina della casa. L’uomo si trova in carcere in attesa dell’udienza di convalida.

“E’ un problema di mancata consapevolezza, quella dell’uomo di avere un problema ma anche quella della donna di correre un rischio reale”, commenta il Questore Rosanna Lavezzaro.