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Alpini e richiamo ai valori

Adunata. Cupioli (Confartigianato): condannare ma senza costruire avversari

In foto: ©Riccardo Gallini /GRPhoto


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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 13 mag 2022 13:51
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Nel dibattito sull’Adunata Nazionale degli Alpini e sui casi di molestie interviene Davide Cupioli, presidente di Confartigianato per le Imprese di Rimini. Le molestie vanno condannate, ma senza strumentalizzare o costruire dei nemici per interessi politici.
“Rimini esce male da ciò che a livello nazionale si sta affermando. Hanno contribuito anche le parole spese dentro la città. Quando i comportamenti degenerano – in questo caso le molestie alle donne nelle giornate dell’Adunata degli alpini – vanno condannati e combattuti duramente, ma si può anche decidere di usarli per guadagnare consenso, spesso politico. Succede quando, pur di affermare le proprie convinzioni, ci si costruisce anche l’avversario da combattere. Stavolta è successo con l’Adunata degli alpini, con ampia strumentalizzazione”.

Sull’Adunata Cupioli commenta: “Il weekend scorso ci ha regalato emozioni bellissime. Si è giustamente rilevato il successo economico dell’evento, al quale vorrei affiancarne un altro che mi pare poco considerato. Gli alpini sono da sempre un esempio di generosità e solidarietà, sempre pronti ad aiutare le persone in difficoltà; gli alpini comunicano uno spiccato valore patriottico e non solo a parole. Chiunque è entrato a contatto con loro in quei giorni ha potuto comprenderlo. Visitare le mostre, ascoltare le storie, vedere quei cappelli appoggiati sui cuscini in memoria dei caduti, vedere gli alpini sfilare fieri e uniti con la bandiera italiana e i loro canti a far da colonna sonora… tutto questo ha rappresentato un richiamo a valori che stiamo perdendo, che i nostri figli faticano vedere nella società attuale”.

C’è poi l’altra faccia della medaglia: “La vita di tutti i giorni ci propone poi miserie umane. Fra queste, l’offesa alla dignità femminile è la peggiore. Casi di molestie sono evidentemente avvenuti e i vertici degli alpini hanno promesso che saranno tempestivi e duri nell’intervenire. Non ho dubbi. Però resta un compito, non lo dimentichiamo: dobbiamo fare molto di più per seminare fra noi il pieno riconoscimento di ogni persona. Sarà più facile riscoprendo i valori più solidi e dagli alpini ne abbiamo colti con chiarezza. Sarà molto più difficile se agiremo per interessi parziali”.