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Ipotesi che preoccupa

Ponte alternativo al Tiberio in zona Obi. La lettera dei residenti

In foto: via Rossa all'altezza della ciclabile sul Marecchia
via Rossa all'altezza della ciclabile sul Marecchia
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
sab 12 mar 2022 17:17 ~ ultimo agg. 13 mar 14:30
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I residenti della zona che insiste dietro il negozio Obi (le vie, cosiddette, dei colori) chiedono all’amministrazione notizie del ponte alternativo al Tiberio che, passando sul deviatore del fiume Marecchia, dovrebbe dirottare il traffico proveniente da nord in zona Celle proprio sulle vie dei colori e poi sulla Marecchiese. Una ipotesi che però preoccupa i residenti secondo i quali l’intervento andrebbe a sovraccaricare una zona dove esistono già alcune criticità. In una lettera inviata a sindaco e assessore alla mobilità, i residenti chiedono un incontro chiarificatore. Ecco la missiva inviata all’amministrazione (a girarla in redazione Gabriele Colonna di Rinascita Civica al quale alcuni residenti si sono rivolti).

La lettera

Gentilissimi Sindaco ed Assessore,
I cittadini residenti in via Rossa, e vie “colorate” collegate, sono molto preoccupati per le notizie comparse su vari giornali locali relative alla prospettata possibilità di una modifica della viabilità locale mediante la realizzazione di un ponte che colleghi via Tonale, all’altezza della intersezione con via Bagli, con via Rossa o addirittura via Ocra. Oltre al fatto che la realizzazione di tale opera comporterebbe un inevitabile disagio alla popolazione residente nella zona interessata dall’intervento e tenuto conto delle caratteristiche dell’area, riteniamo che la soluzione ad oggi solo ipotizzata non possa rappresentare una efficace soluzione al problema poiché il nuovo flusso di veicoli che si andrebbe a creare in direzione Rimini sud andrebbe a sovraccaricare via Marecchiese in un punto che già oggi presenta fortissime criticità all’altezza dell’intersezione con via Rossa. Per rendersi conto delle difficoltà già esistenti nella zona basterebbe verificare di persona quanto risulti difficoltosa l’immissione proprio da via Rossa su via Marecchiese, e viceversa, che rappresenta l’unica via di accesso e di uscita per residenti e per gli avventori occasionali che hanno necessità di accedere alle attività commerciali esistenti tra cui, è doveroso ricordare, una storica concessionaria auto, un grande negozio per il fai da te e un ampio discount alimentare.

Ne consegue nei fatti che l’intersezione di via Marecchiese con via Rossa risulti sempre molto problematica causa l’elevata presenza di traffico e se in questa realtà si dovesse realizzare il progetto del collegamento così come si è appreso dai media locali, i flussi di veicoli sarebbero decuplicati con il risultato di ritrovarsi file interminabili e, altro aspetto di non poco conto, un sensibile peggioramento della qualità dell’aria in termini di inquinamento e polveri sottili. I cittadini residenti, ricordando il fatto che via Rossa rappresenta per loro ma non solo per loro l’unica possibilità di entrata e uscita dalla zona che nei fatti si trova schiacciato tra la Statale 16, il letto del fiume Marecchia e del torrente Ausa, ritengono che l’apertura di un nuovo sbocco con la conseguente canalizzazione di veicoli diretti e provenienti da via Tonale determinerebbe sicuramente l’invivibilità della zona a seguito delle grandi ripercussioni che si avrebbero a livello di qualità di vita dei cittadini. Alla luce di tutto questo, i cittadini dell’area interessata nutrono forti dubbi sul fatto che un ponte di attraversamento del fiume Marecchia, sostanzialmente parallelo e ravvicinato al ponte già esistente sulla statale attigua, possa essere una valida soluzione ai problemi della viabilità cittadina tanto più che, come si è detto, via Marecchiese rappresenterebbe uno sbarramento al limite dell’invalicabile in corrispondenza della via Rossa e quindi il risultato che si andrebbe ad ottenere sarebbe l’esatto opposto di quanto necessario, ovvero un ingolfamento del traffico in luogo di uno snellimento del medesimo. Confidando nel fatto che gli spunti di riflessione offerti possano essere oggetto di considerazione e chiedendo un incontro tra residenti e l’Amministrazione pubblica nel corso del quale si possa dare vita ad un collaborativo confronto, a nome della cittadinanza interessata si inviano i più cordiali saluti.