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bandiere a mezz'asta

Giornata in memoria delle vittime del Covid. Le iniziative nei comuni riminesi

In foto: Cattolica
Cattolica
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 18 mar 2022 15:16
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La Legge 35 del 18 febbraio 2021 ha istituito la “Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid 19” stabilendo che venga celebrata il 18 marzo di ogni anno con bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici.

Scrive il sindaco di Rimini jamil Sadegholvaad a fianco della foto con le bandiere a mezz’asta su palazzo Garampi: “Guardiamo avanti con speranza, conservando nel cuore e nella memoria i nomi, le storie e i volti di chi ha perso la vita a causa del virus. Oggi il nostro pensiero va a tutti loro e ai loro cari”.

A Verucchio è stata inaugurata una nuova casetta di bookcrossing realizzata da voi Ci.vi.vo e decorata dall’artista Paolo Bondoni installata ufficialmente alle 11 nel Parco Borsalino, di fronte al CUP, “Così da essere anche una forma di ringraziamento ai sanitari per il super lavoro contro la pandemia”, spiega la sindaca Stefania Sabba, che ha presieduto la cerimonia insieme alla giunta e a una rappresentanza dei  volontari.

A Cattolica la Sindaca, Franca Foronchi, gli Assessori, il Presidente del Consiglio Massimiliano Gessaroli, Consiglieri, Autorità militari e parroci della città si sono dati appuntamento alle 11 presso la targa commemorativa installata al Parco delle Querce (zona di via Pantano) a ricordo di questo doloroso periodo. In ricordo di tutte le vittime è stata deposta una corona d’alloro. Sono stati 70 i decessi nella città di Cattolica.

“Ringrazio tutti gli intervenuti – ha detto la Sindaca Foronchi – che oggi si sono voluti unire in questo momento commemorativo. Abbiamo vissuto momenti di grande apprensione, proprio perché all’inizio della pandemia non si riusciva a comprendere l’entità di quello che stava per accadere. Si sono registrate tantissime perdite, anche nella nostra comunità e questo gesto che oggi compiamo è soprattutto una testimonianza di vicinanza a tutte quelle famiglie che hanno sofferto per la perdita di un proprio caro. Molte volte, addirittura, senza poter stargli accanto nei loro ultimi attimi di vita. Non finiremo mai di ringraziare tutto il personale sanitario, i volontari, e quanti hanno operato, rischiando in prima persona, per poter garantire cure ed assistenza”.

“Una emergenza come quella avvenuta in questi ultimi due anni – ha aggiunto il Presidente del Consiglio, Gessaroli – è qualcosa di inaspettato ed eccezionale. Purtroppo ha cambiato gli assetti e l’organizzazione complessiva del nostro sistema sanitario. Quest’oggi siamo qui a ricordare le tanti morti registrate, soprattutto nel primo periodo in cui mancavano ai sanitari gli strumenti per contrastare il virus. Siamo, comunque, fiduciosi perché grazie alla ricerca disponiamo una protezione in più che ci proviene dai vaccini. Ci auguriamo che dopo la stagione estiva non si presentino nuove forme di varianti al virus per lasciarci l’emergenza definitivamente alla spalle”.