Dalla banca sparisce mezzo milione di euro, indagato il cassiere

E’ accusato di essersi intascato mezzo milione di euro in poco più di un anno. Soldi che avrebbe sottratto alla banca per la quale lavorava, un istituto di credito dell’entroterra. Un cassiere riminese di 29 anni è stato raggiunto dall’avviso di conclusione indagini. Il reato contestato dalla Procura di Rimini è appropriazione indebita pluriaggravata.
Stando alle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani, il cassiere avrebbe fatto sparire un po’ alla volta 495mila euro in contanti, prelevati direttamente dalla cassa. Da un riscontro interno alla banca sono risultati cospicui ammanchi di denaro che il 29enne si sarebbe intascato a fine giornata, facendo però risultare movimenti – pari agli ammanchi – effettuati sui conti correnti. Un meccanismo emerso durante un controllo di routine da parte dell’istituto di credito, unica parte lesa del procedimento. I correntisti della banca, infatti, non hanno subito alcun danno.
Messo alle strette dal direttore e dai colleghi, il cassiere (difeso dagli avvocati Luca Greco e Francesca Giovanetti) sarebbe crollato ammettendo le proprie responsabilità. Voci non confermate ricondurrebbero la sua condotta a problemi di ludopatia. I suoi legali nel frattempo hanno fatto sapere che intende ricomporre la vicenda. La banca, rappresentata dall’avvocato Piero Venturi, al momento non si è costituita parte civile, eventualità che sarà valutata nel corso del procedimento. I fatti risalgono al periodo in cui il 29enne riminese era stato assunto: dal marzo del 2020 all’agosto del 2021.
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