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Passaggio atteso da anni

Guide turistiche. Croatti: riforma in ritardo, rischio di infrazione europea

In foto: il senatore Marco Croatti
il senatore Marco Croatti
di Redazione   
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gio 20 gen 2022 17:38
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“Da tempo denunciamo la necessità di una riforma della disciplina della professione di guida turistica, ora anche la Commissione europea ha richiamato l’attenzione dell’Italia sul non ritardare ulteriormente la realizzazione delle riforme che, già nel 2017, erano state suggerite”. Lo ricorda il Senatore del Movimento 5 Stelle, Marco Croatti. “Le guide turistiche sono una categoria professionale fondamentale per un paese come il nostro che può vivere di cultura e di turismo grazie alle immense bellezze archeologiche, culturali e paesaggistiche dei nostri territori. L’importanza di questa professione richiede una nuova regolamentazione della materia che, ormai, da circa 8 anni non arriva. Continuare su questa strada – prosegue il Senatore Croatti – equivale a dire, anche alla luce delle indicazioni della Commissione, che l’Italia, oltre a non favorire lo sviluppo e il progresso della professione di guida turistica, potrebbe rischiare di subire una procedura di infrazione dall’Unione europea”.

Le richieste per una categoria che è stata pesantemente colpita dal covid: “una regolamentazione chiara e precisa dell’esame nazionale di abilitazione professionale, l’istituzione dell’elenco nazionale delle guide turistiche, rendere chiara e univoca la normativa”.

“È importante non ritardare ulteriormente le riforme – conclude il Senatore Croatti – poiché una nuova regolamentazione sarebbe sicuramente favorevole alla crescita, all’innovazione e alla creazione di posti di lavoro per le guide turistiche. Il Governo ha avuto la possibilità di raggiungere questi obiettivi fondamentali per le guide turistiche con l’approvazione degli emendamenti che avevo proposto al recente decreto fiscale e alla legge di bilancio ma, non curante degli interessi e del delicato periodo per le guide turistiche, ha preferito bocciarli e rimandare ancora una volta la questione”.