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33 si devono alle imprese

Brevetti europei. 35 le domande nel riminese: si punta su tecnologia

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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 17 gen 2022 12:30 ~ ultimo agg. 12:39
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Aumentano le domande di brevetto italiane pubblicate dall’European Patent Office (EPO) e anche nel riminese si registra un incremento. Nel 2020 sono state infatti 35 (il 5% di quelle regionali), con una crescita del 4,7% sul 2019. In Emilia Romagna si è registrato invece un calo del 5,1%. Nel confronto con le altre province emiliano-romagnole, Rimini occupa il quinto posto per numerosità dei brevetti europei (dopo Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma) ed è quarta, invece, in termini di crescita annua (dopo, rispettivamente, Forlì-Cesena, Ferrara e Bologna), in un contesto dove solo quattro province su nove fanno registrare incrementi.
Riguardo alla tipologia di richiedente, 33 brevetti europei su 35 si devono alle imprese mentre solo in due casi a presentarli sono stati soggetti privati. Nessuno è invece legato ad enti di ricerca. La stragrande maggioranza delle invenzioni riguarda il campo tecnologico “tecniche industriali e trasporti” (29 brevetti); seguono, nell’ordine, “necessità umane” e “fisica” (2 brevetti ciascuno), “elettricità” e “costruzioni fisse” (1 ciascuno).
Risultano 20, infine, i brevetti europei che si riferiscono alle KET, ovvero le tecnologie che la Commissione Europea ha definito abilitanti a tutti gli effetti, tutti afferenti alla “manifattura avanzata” (automazione e robot).

La crescita dei brevetti a livello europeo, nell’anno di inizio della pandemia, rappresenta un buon auspicio per il rilancio dell’economia italiana. I brevetti infatti, da un lato, sono il principale strumento di protezione della proprietà intellettuale, dall’altro, sono uno dei principali indicatori dell’investimento in creatività, ricerca ed innovazione, e sono sempre più utilizzati come indicatore tecnologico – dichiara Roberto Albonetti, Segretario Generale della Camera di commercio della Romagna. Anche a livello nazionale, la nostra regione, l’Emilia-Romagna, occupa una posizione di primissimo piano. Nel 2021 le proiezioni confermano per le province di Forlì-Cesena e Rimini il trend in crescita dei depositi di invenzioni, disegni e modelli. Il settore della proprietà industriale è attentamente presidiato dalla Camera di commercio della Romagna, sono tre i presidi territoriali nelle sedi di Forlì, Cesena e Rimini, con assistenza qualificata a supporto della procedura telematica di deposito“.