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Come nel 2015

Trentennale Santo Amato Ronconi: a maggio processione a Saludecio

In foto: la processione a Saludecio nel 2015
la processione a Saludecio nel 2015
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 18 dic 2021 17:06
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Nel maggio 2022, in occasione del trentennale della processione per la salita al cielo del Santo Amato Ronconi (1226-1292), per le vie si Saludecio sfilerà l’urna su un carro trainato da buoi provenienti dalla Toscana. Nelle ultime settimane, consapevoli dell’importanza storica e spirituale della ricorrenza, Comune di Saludecio e parrocchia di San Biagio hanno deciso di ufficializzare la prossima “uscita” del Santo riminese, nell’ultima domenica di maggio 2022, nel pieno rispetto delle norme anti-Covid vigenti. Il 23 novembre scorso, alle ore 11.23 del mattino, intanto, a Saludecio le campane hanno risuonato solennemente a festa, proprio per ricordare che in quel preciso istante di 7 anni fa Papa Francesco proclamò santo l’allora Beato Amato Ronconi. “Ora il primo Santo della Provincia di Rimini, il Santo dei poveri, dei pellegrini, degli ultimi – conferma l’amministrazione comunale – si appresta a ripercorrere le vie del paese come nel 2015, quando si tenne una speciale processione, in occasione della santificazione, ma anche come la più lontana uscita del 1992, come previsto ogni 30 anni dalla tradizione secolare, ed infatti quella ancor prima avvenne nel 1962. Il suo grande cuore era noto a tutti, ma anche le tante grazie che le sue mani hanno elargito nei secoli e quante ancora oggi testimoniano le tante persone che salgono qui a Saludecio per ringraziarlo lasciando scritte le loro storie nei pressi dell’urna“.

Amato Ronconi nacque nel 1226 nel Borgo di Saludecio (non si conosce la dimora esatta), terziario francescano, si formò a Monte Formosino di Mondaino (dove Francesco d’Assisi aveva fondato un cenacolo), pellegrino tra i pellegrini sul cammino per Santiago di Compostela, luogo simbolo dei pellegrinaggi, verso il quale si recò ben 4 volte in pieno Medioevo. Quindi poi con la sorella Chiara si ritirò nella sua “casa” di Monte Orciale, ricevuta in eredità dal fratello, dove allestì un “hospitale” per i pellegrini che qui transitavano per raggiungere Roma e la tomba di Pietro recandosi pure nei santuari dell’Umbria, dove il Santo d’Assisi Francesco iniziò la sua opera e dove morì nel 1226, anno in cui invece a Saludecio nasceva Amato. “Il quale donò poi tutti i suoi beni al Monastero dei Benedettini di Rimini – racconta Gigliola Fronzoni, assessore alla Cultura di Saludeciocome testimonia il suo testamento ancora oggi validissimo, e per continuare nel suo insegnamento, anche la sua ‘Casa’ (divenuta Fondazione Casa di Riposo Santo Amato Ronconi) che ancora oggi accoglie persone bisognose di aiuto e di cure“. Tale personaggio lasciò il segno anche nei territori vicini e lontani, ed anche per questo ogni volta che si è tenuta la processione migliaia sono stati i fedeli giunti da numerosi città e paesi nel borgo della Valconca.