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dopo 22 mesi di prigionia

Libero Patrick Zaki. Petitti: "finisce un incubo". I commenti

In foto: Patrick Zaki
Patrick Zaki
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 7 dic 2021 13:13 ~ ultimo agg. 17:49
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Dopo 22 mesi di prigionia nel carcere di Mansura, al Cairo, è finalmente libero Patrick Zaki, studente egiziano dell’università di Bologna. Era accusato di aver diffuso false informazioni attraverso articoli giornalistici. Il processo a suo carico andrà comunque avanti con una nuova udienza fissata per il mese di febbraio.

Libero. Finalmente libero. La notizia ci riempie di gioia – ha commentato la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti -. Un risultato per il quale ci siamo battuti e che finalmente è diventato realtà. Anche se non abbiamo mai perso la speranza questi mesi sono stati lunghi e difficili, soprattutto per Patrick, chiuso in carcere ingiustamente. Mi ero spesa in prima persona, al momento del mio insediamento alla presidenza dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna affinché Zaki venisse liberato e ora ci siamo. Tra poche ore potrà riabbracciare la sua famiglia e spero che presto potremo vederlo qui a Bologna. Oggi a Rimini parteciperò alla mobilitazione in suo favore con uno spirito diverso sapendo che l’incubo è finito”.

Patrick Zaki era stato arrestato il 7 febbraio del 2020 tornando in Egitto per una vacanza e i 19 mesi di custodia erano stati giustificati con accuse di propaganda sovversiva fatta attraverso dieci post su Facebook. Il rinvio a giudizio è avvenuto invece per “diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese” sulla base di tre articoli scritti da Zaki, tra cui uno del 2019 sui cristiani in Egitto perseguitati dall’Isis e discriminati da frange della società musulmana.

La notizia della scarcerazione mi ha riempito di emozione – commenta la senatrice bolognese Michela Montevecchi, capogruppo M5s in Commissione straordinaria Diritti Umani –, mi è salito il cuore in gola. Tuttavia non posso non essere preoccupata dalla sua non assoluzione, che lascia Patrick in un limbo. In ogni caso è ancora presto per fare previsioni, ma nel frattempo auguriamo a Patrick un buon rientro a casa tra i suoi affetti, nella speranza che questo sia il preludio per un esito positivo dell’udienza del prossimo febbraio e per poterlo riabbracciare nella nostra Bologna.

La scarcerazione di Patrick Zaki è una notizia che aspettavamo da tempo. Anche se la sua lotta per la libertà non è ancora finita, Patrick potrà finalmente lasciare il carcere dopo quasi due anni di prigionia e riabbracciare così i suoi cari. Si tratta di una boccata d’ossigeno che ci rende davvero felici”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle. “Anche se non potrà lasciare l’Egitto e le accuse nei suoi confronti non sono ancora cadute, si incomincia a intravedere una luce in fondo ad un tunnel lungo ormai quasi due anni. Adesso la speranza è che Patrick possa ritornare presto a Bologna e concludere il proprio percorso di studi. Noi lo aspettiamo” conclude la capogruppo regionale M5S.

E’ una giornata davvero bella e importante, Patrick Zaki torna libero – scrive Aldo Marchese, vice coordinatore di Forza Italia Emilia Romagna. L’Italia fa sentire la sua voce e finalmente si sblocca una situazione che durava ormai da troppo tempo. Grazie a tutti coloro che si sono impegnati in questa battaglia e grazie soprattutto a chi non ha mai mollato, continuando a crederci fino in fondo, a Patrick innanzi tutto. Ora lo aspettiamo il prima possibile nella nostra Bologna, che sarà pronta a riaccoglierlo, come aveva già fatto, e a festeggiare con lui una libertà tanto agognata.