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Male l'abbigliamento

Cresce l'export ma ancora non basta a recuperare le perdite 2020

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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 21 dic 2021 14:10
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Nei primi nove mesi del 2021 le esportazioni in provincia di Rimini hanno raggiunto l’importo di 1.947 milioni di euro, con un incremento del 19,9% rispetto allo stesso periodo del 2020. Si tratta di una crescita superiore a quella regionale (+18,7%) ma lievemente inferiore al dato nazionale (+20,1%). Purtroppo però l’incremento non consente al territorio di recuperare la perdita verificatasi tra gennaio e settembre 2020. Lo rileva la Camera di Commercio della Romagna. Rispetto al valore prepandemia resta un gap del 2,6%. In termini tendenziali, rallenta la crescita delle esportazioni nel trimestre luglio-settembre 2021: +11,1% sullo stesso periodo 2020, dopo il +53% registrato nel secondo trimestre. Il trend risulta comunque superiore a quello dei primi tre mesi dell’anno (+4,1% su gennaio-marzo 2020).
Per quanto riguarda i settori, il 2021 vede crescere l’export dei principali prodotti del territorio: +23,3% i macchinari e gli apparecchi meccanici (che rappresentano il 28,6% delle esportazioni), +40,7% i mezzi di trasporto (11,6%), di cui +37,9% le navi e imbarcazioni (10,9%), +15,3% i prodotti alimentari e le bevande (9,0%), +8,5% i prodotti in metallo (6,9%), +59,8% gli apparecchi elettrici (6,2%) e +21,0% gli articoli in gomma e materie plastiche (5,4%). L’eccezione è rappresentata dagli articoli di abbigliamento (14,4% dell’export totale), in calo del 2,5%.
I principali Paesi di destinazione sono gli Stati Uniti (14% del totale), la Francia (9,4%), la Germania (8,5%), il Regno Unito (6,2%), la Spagna (4,4%) e la Polonia (4,1%). Proprio gli Stati Uniti registrano la maggiore variazione annua (+60,6%), a seguire la Spagna (+33,7%), la Francia (+21,7%), la Polonia (+20,5%), il Regno Unito (+13,6%) e la Germania (+13,5%).
Positivo, infine, il saldo commerciale dato dalla differenza tra esportazioni e importazioni: nei primi nove mesi 2021 è stato di +1.105 milioni di euro (+15% sul 2020).

Il commento

I dati confermano la forte crescita dell’export per le imprese dei nostri territori, con un valore che raggiunge livelli superiori di quelli dei primi tre trimestri del 2019. Un risultato importante, considerato che gli scambi commerciali con l’estero, non solo generano nuovo valore, ma sono anche una grande opportunità per promuovere l’apertura e l’attrattività dell’intero sistema territoriale – commenta Roberto Albonetti, Segretario Generale della Camera di commercio della Romagna. L’export rappresenta, infatti, un fattore competitivo di portata strategica che, però, riguarda principalmente un numero limitato di imprese più strutturate, che sono anche quelle maggiormente in grado di cogliere le opportunità offerte dai mercati esteri. È quindi necessario operare affinché alla crescita del valore dell’export, si accompagnino anche l’aumento delle imprese esportatrici e il rafforzamento delle filiere, a partire da quelle più innovative. Per questi motivi la Camera di Commercio della Romagna supporta le imprese (anche attraverso la rete del Sistema Camerale) ad approcciare i mercati esteri in modo competitivo, con azioni mirate che consentano di sfruttare al meglio anche le nuove tecnologie, e fornisce servizi informativi, formazione, risorse e semplificazione attraverso la digitalizzazione. Tra le attività realizzate nel corso del 2021, la Camera ha organizzato 10 seminari su temi di interesse a cui si aggiungono gli incontri e le attività di supporto e sostegno all’export per le PMI, con il coinvolgimento diretto degli imprenditori. Quest’anno la Camera ha erogato circa 197.000 euro attraverso il bando regionale per la preparazione delle PMI ai mercati internazionali e 120.000 euro di contributi alle imprese delle nostre province per la partecipazione a eventi fieristici. Anche i numeri dell’attività amministrativa testimoniano la vivacità degli scambi con l’estero nei nostri territori: gli uffici hanno risposto a oltre 100 quesiti diretti da parte delle imprese, e sono stati rilasciati quasi 28.000 certificati e documenti per l’esportazione”.