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80 famiglie aiutate

Emergenza abitativa. Sadegholvaad: nuove aree Erp e accordi per alloggi sfitti

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 13 ott 2021 19:41 ~ ultimo agg. 23:24
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Dopo il blocco degli sfratti e delle esecuzioni immobiliari, varato dal Governo con il decreto legge “Sostegni”, ora la questione si ripresenta in modo pesante. Sono un’ottantina i cittadini sottoposti a sfratto che negli ultimi due mesi si sono presentati nei diversi sportelli territoriali, come quello sociale del Comune di Rimini, o quello della tutela minori o ad altri afferenti alla rete del welfare locale. Più della metà ha ricevuto lo sfratto presso i privati, e i rimanenti in abitazioni di edilizia residenziale pubblica o a canone calmierato. Si tratta di una ricognizione interna e non di dati ufficiali, spiega il sindaco Jamil Sadegholvaad.

“Per la maggior parte di questi casi il Comune di Rimini ha dedicato una parte importante (circa 300 mila euro) del fondone predisposto per l’emergenza Covid – spiega il sindaco Jamil Sadegholvaad – garantendo a una ottantina di cittadini e famiglie riminesi un aiuto immediato per il sostegno all’affitto o per nuove soluzioni abitative post sfratto. Una risposta efficace in un momento di emergenza che per molti di questi cittadini ha fatto la differenza, dandogli la possibilità di rialzarsi in un momento difficile. Ma non possiamo fermarci a questi che, seppur fondamentali e strategici, rimangono comunque interventi di carattere emergenziale. La necessità è quella di ampliare le soluzioni abitative per chi è più in difficoltà”

“Sono due le vie percorribili da subito – prosegue il sindaco – La prima è quella di avviare l’iter per l’individuazione di aree su cui costruire alloggi di edilizia residenziale pubblica e a prezzo calmierato, la seconda quella di aumentare gli accordi con i proprietari privati di alloggi sfitti. Sul primo elemento abbiamo già progetti in essere, quello ad esempio sul vecchio Mercato Ortofrutticolo lungo la via Emilia e la riqualificazione del comparto di via Roma, al cui interni sono previsti spazi di edilizia popolare. Comunque, in entrambi i casi si tratta di soluzioni in grado di incidere in maniera importante su un fenomeno che è necessario affrontare in maniera strutturale, con una intelligente politica abitativa in grado non solo di implementare l’impegno pubblico, ma anche e soprattutto di offrire ai proprietari privati di immobili sfitti una opportunità di collaborazione basata su condizioni e rassicurazioni vantaggiosi per entrambi”.