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Sulle colline riminesi

Il Ristorante Da Rinaldi diventa Bottega Storica

In foto: Roberto e Marcello Rinaldi insieme a Gianni Indino
Roberto e Marcello Rinaldi insieme a Gianni Indino
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 8 set 2021 09:55 ~ ultimo agg. 10:09
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Il Ristorante Da Rinaldi a San Paolo, sulle colline riminesi, entra nell’albo delle Botteghe Storiche del Comune di Rimini. Per il locale a gestione famigliare anche l’ingresso negli “Itinerari delle Botteghe storiche” proposti da Confcommercio.

La storia del ristorante Da Rinaldi
È passato tanto tempo da quando nonno Cesare ha aperto quella che era la sua piccola bottega di campagna: alimentari, tabacchi, latte e prodotti dii allevatori e contadini locali. Da Cesare si trovava di tutto e soprattutto già si respirava quell’aria di famiglia unita che ancora oggi contraddistingue il ristorante Da Rinaldi. Insieme a lui c’erano le figlie Carla e Guerrina e il figlio Marcello, che oggi porta avanti con la moglie Paola e i quattro figli Roberto, Andrea, Cristina e Lorenzo un ristorante tradizionale, ma sempre aperto a nuove idee, progetti e iniziative. Insomma, “Da Rinaldi” è tutto ciò che l’imprenditoria del territorio sa coniugare: buona tavola, splendida location, passione familiare e nuovi confini da valicare ogni giorno.

I commenti
Siamo entusiasti per essere diventati ufficialmente Bottega Storica – dice Roberto Rinaldi. Così la nostra famiglia vede riconosciuta la passione che tutti noi mettiamo ogni giorno, da decenni, per il nostro lavoro e per il nostro territorio. La ristorazione, la tradizione e l’ospitalità sono i nostri fari e lo sono stati anche in questi anni molto complicati, in cui comunque abbiamo sempre voluto guardare avanti con ottimismo. Il ristorante Da Rinaldi come lo conoscete adesso è frutto del grande impegno di tutti, ma in realtà è nato un po’ per caso. Un giorno alla bottega di nonno Cesare si sono presentati quattro forestieri, come li chiamiamo noi, che gli hanno chiesto se si poteva mangiare qualcosa. Così, il nonno ha chiesto alle sue figlie Carla e Guerrina di mettere sul testo quattro piade e di riempirle dei prodotti locali. I signori sono stati talmente entusiasti che mio nonno ha deciso già dal giorno dopo di mettere fuori dall’uscio tavoli e sedie. Adesso come allora lavoriamo tutti insieme e vedere le persone stare bene alla nostra tavola è ciò che ci gratifica di più. Ora abbiamo 4 sale interne e un salone allestiti nel segno della tradizione per far rivivere ai nostri ospiti l’atmosfera della campagna riminese di una volta, poi fuori abbiamo grandi spazi aperti, una piscina, la vigna, l’orto, la stalla e produciamo marmellate, miele, vino, olio portando a tavola le verdure “a metro zero”. La nostra specialità è il galletto: il nostro allevamento di galletti biologici al 100% ha 58 anni, come la nostra attività. Non è stato facile in questo periodo di pandemia, ma ci siamo arrangiati con l’asporto e il delivery e tante iniziative senza mai dimenticare chi è meno fortunato. La voglia e lo spirito d’iniziativa non ci mancano: la famiglia è la nostra vera forza.”
Da Rinaldi è una garanzia di star bene e il riconoscimento di Bottega Storica del Comune di Rimini di questo nostro socio rende onore a questa attività – dice il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino. Qui si mangia benissimo con prodotti locali tutto l’anno, ci si rinfresca in piscina, si balla e ci si diverte sempre. Insomma, Da Rinaldi oggi è uno di quei posti da provare, magari lontano dalle rotte turistiche, ma che poi non dimentichi più e non poteva mancare negli itinerari del sito che valorizza le Botteghe storiche riminesi. Un riconoscimento non solo per i tanti anni di apertura, ma per la passione che la famiglia Rinaldi mette nel suo lavoro ogni giorno, tenendo sempre alta la tradizione di Rimini, di cui l’entroterra è parte integrante. Ancora di più perché la famiglia Rinaldi in questi difficili anni di pandemia ha sempre avuto idee originali per superare le difficoltà e non si è mai dimenticata di aiutare chi ne aveva bisogno”.