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Grazie al fiuto di Donny

Eroina per un milione nascosta dietro l'autoradio. Il corriere fermato dalle Fiamme Gialle

In foto: l'auto del corriere
l'auto del corriere
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 23 set 2021 11:01 ~ ultimo agg. 24 set 11:03
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Nell’ambito dell’attività contro lo spaccio, in estate la Guardia di Finanza di Rimini ha sequestrato oltre 7 chilogrammi di droga, denunciato all’Autorità Giudiziaria tre persone, di cui uno poi tratto in arresto, e segnalare altre 18 persone all’Autorità Prefettizia per i profili criminali di competenza per un totale di 21 soggetti deferiti.

L’ultima, importante attività è avvenuta nei giorni scorsi quando i militari del Nucleo Mobile del Gruppo di Rimini, con l’ausilio del cane Donny, hanno sequestrato circa 7 chilogrammi di eroina trasportati su un’auto da un corriere di nazionalità albanese. L’auto che sopraggiungeva ad altissima velocità è stata fermata per un controllo nei pressi del casello di Rimini Sud dove il conducente è stato identificato.

L’uomo, 38enne di nazionalità albanese, ha riferito che stava raggiungendo Brindisi per imbarcarsi per l’Albania, ma i militari, insospettitisi dal fatto che non aveva portato con se alcun bagaglio, hanno proceduto ad un’approfondita perquisizione del veicolo con l’ausilio di Donny, il cui fiuto ha permesso di far scoprire il nascondiglio che l’uomo aveva ricavato per occultare lo stupefacente nella parte posteriore dell’autoradio.

Smontato l’apparecchio dalla sua sede i Finanzieri hanno rinvenuto ben 12 panetti di eroina avvolti in involucri di cellophane e sigillati con nastro da imballaggio: stratagemma per sfuggire al fiuto dei cani antidroga che però non è servito ad ingannare Donny.

La sostanza stupefacente, due telefoni cellulari, 760 euro in contanti e l’auto sono stati sottoposti a sequestro ed il corriere è stato tratto in arresto per detenzione e traffico di sostanze stupefacenti e condotto nel carcere di Rimini, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria: arresto convalidato dal giudice presso il Tribunale di Rimini che ha applicato nei confronti dell’uomo, la misura della custodia cautelare in carcere.  L’eroina purissima sequestrata, una volta tagliata e messa sul mercato, avrebbe potuto fruttare oltre 1 milione di euro alla criminalità organizzata.