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Armati di taglierino

Coppia di aggressori seriali finisce in carcere

In foto: la questura di Rimini
la questura di Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 4 set 2021 13:16 ~ ultimo agg. 5 set 13:40
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Una ventiquattrenne romena e un trentatreenne riminese sono stati arrestati dalla Squadra Mobile di Rimini con l’accusa di essere gli autori di una brutale aggressione ai danni dell’ex compagno della donna.

I fatti risalgono al 5 agosto: un 39enne riminese era stato aggredito sotto casa, colpito al volto e alla schiena con un taglierino. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il 39enne aveva discusso con la ex, presentatasi in compagnia del nuovo compagno, ed era stato poi inseguito in strada e, successivamente, colpito più volte alla schiena ed al volto con un’arma da taglio, prima di riuscire a fuggire e a raggiungere la Questura. L’uomo agli agenti aveva subito indicato proprio l’ex fidanzata quale autrice del fatto, fornendo nella denuncia una serie di dettagli, quali la macchina utilizzata dalla coppia per la fuga ed il nome del ragazzo, identificato quale secondo soggetto responsabile dell’aggressione.

Già dopo alcune ore i presunti autori erano stati rintracciati dagli investigatori, ai quali avevano fornito una loro versione dei fatti che, sin dai primi istanti, aveva però destato qualche dubbio negli inquirenti. La ragazza aveva dichiarato di essere stata a sua volta vittima di un’aggressione da parte del trentanovenne all’interno del suo appartamento. Nelle indagini è stata coinvolta la Polizia Scientifica, che ha verificato la presenza di macchie di sangue all’esterno e non all’interno dell’abitazione e lungo il percorso di fuga della vittima. Inoltre sono state messe a confronto le dichiarazioni relative all’arma utilizzata – indicata genericamente dalla vittima come un’arma da taglio e specificamente come un taglierino dalla ragazza – che hanno messo in luce le incongruenze di quanto riferito dalla donna.

Ma ad aggravare il quadro indiziario nei confronti della coppia è stato un altro fatto, avvenuto il 16 agosto. La coppia di indagati si è resa protagonista di un’altra aggressione nei confronti di un altro uomo, un cinquantenne riccionese: minacciato con un taglierino mentre era fermo ad un semaforo nella sua auto dall’uomo della coppia, che gli avrebbe intimato di non importunare più la sua ragazza. Anche in questo caso, la vittima è riuscita a raggiungere la Questura inseguito dalla coppia: il personale della sezione Volanti ha avuto modo di identificare gli inseguitori, che son risultati essere gli stessi del’aggressione precedente. Sulla base di quanto riferito dalla vittima e da un testimone è stata effettuata una perquisizione, a seguito della quale è stato trovato nell’auto della coppia un taglierino di grosse dimensioni con la lama sporca di sangue. Fatti che hanno mostrato la pericolosità degli indagati, già in precedenza destinatari di altri provvedimenti.

Di qui la richiesta al G.I.P. di un provvedimento restrittivo, eseguito poi nel pomeriggio di ieri dagli agenti della Sezione reati contro la persona della Squadra Mobile. La donna è stata trasferita nella sezione femminile del carcere di Forlì, mentre l’uomo in quello di Rimini.