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I casi comune per comune

Report Ausl Romagna. Contagio rallenta ma ospedali non abbassano la guardia

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 18 ago 2021 16:51 ~ ultimo agg. 19 ago 12:30
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1Nella settimana dal 9 al 15 agosto nel territorio dell’Ausl Romagna si sono registrate 1.231 positività su un totale di 25.036 tamponi, con una percentuale di positività del 4,9% in calo rispetto al 5,2% della settimana precedente. Si registra una riduzione dei nuovi casi in termini assoluti (-81). In provincia di Rimini invece i numeri sono ancora in crescita, seppur contenuta: i nuovi casi sono stati 641, oltre la metà del totale dei casi romagnoli, rispetto ai 630 della settimana precedente, i casi attivi sono saliti da 1.252 a 1.302.  Quanto all’incidenza dei casi ogni 100mila abitanti su 7 giorni, il distretto di Riccione scende da 205 a 155, Rimini sale da 133 a 149.

Rispetto alle previsioni del Piano aziendale si registra un tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da COVID, che pone la Romagna nel livello verde. In totale sono ricoverati 54 pazienti, quattro in terapia intensiva, in aumento rispetto alla settimana precedente.

“I dati della settimana presa a riferimento – commenta Mattia Altini, Direttore Sanitario Ausl Romagna – mostrano un andamento piuttosto stabile dei nuovi contagi, tuttavia sul fronte ospedaliero si evidenzia un aumento graduale ma costante dei ricoveri, soprattutto nei reparti ordinari:  i numeri assoluti restano al momento contenuti, la percentuale di occupazione dei posti letto a livello aziendale si mantiene ancora sotto la soglia di allerta. Ma di fronte a un trend  in crescita, con la variante Delta che predomina, dobbiamo essere pronti alla necessità di accogliere più pazienti che necessitano di cure ospedaliere. Ci stiamo già attrezzando, al fine di garantire una risposta adeguata alle esigenze del momento, anche attraverso una rimodulazione del piano organizzativo dinamico per la gestione dei posti letto ospedalieri. Rispetto al passato lo scenario è cambiato, grazie principalmente ai vaccini e alla loro efficacia nell’evitare soprattutto forme più
gravi della malattia. Dobbiamo sfruttare questo momento e vaccinarci velocemente, anche  in vista dei prossimi mesi, quando la situazione potrebbe evolvere ulteriormente. Il vaccino, non smetterò mai di dirlo, rappresenta lo strumento più efficace di protezione: più persone sono vaccinate, meno il virus circola e muta”.