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mondo della notte in lutto

Addio a Renato Ricci, storico gestore del Pascià. Sabato i funerali a Rimini

In foto: Renato Ricci (foto tratta dal suo profilo Fb)
Renato Ricci (foto tratta dal suo profilo Fb)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 6 ago 2021 13:49 ~ ultimo agg. 7 ago 11:17
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Si terranno domani, sabato 7 agosto, a Rimini, nella chiesa di Santa Maria a Spadarolo, i funerali di Renato Ricci, storico gestore del Pascià di Riccione e del Pineta a Milano Marittima (all’epoca conosciuta come La Pineta). Si è spento mercoledì, a 74 anni, all’ospedale Infermi di Rimini, dopo una lunga malattia.

Considerato da tanti il “signore della notte”, Ricci è ricordato anche per aver inventato la figura delle cubiste. Insieme all’ex socio Gianni Fabbri, infatti, l’imprenditore originario di Forlì ebbe l’idea e l’intuizione di far apparire durante le serate in discoteca delle ragazze bellissime che salivano su un cubo e ballavano per un’ora o poco più, senza mai mischiarsi tra la folla, per poi sparire. Una moda lanciata negli anni ’80 e diventata tradizione per ogni discoteca che si rispetti. Celebre è diventato anche l’enorme lampadario (comprato da Ricci e usato per il film Cleopatra) che sulla pista principale del Pascià si abbassava e iniziava a luccicare prima di ogni serata. Quello era il segnale dell’inizio delle danze.

A ricordare Ricci anche l’assessore al Turismo di Riccione, Stefano Caldari, attraverso un posto sulla sua pagina Facebook: “Sei stato uno tra i primi personaggi visionari e precursori che ho conosciuto nel mondo dell’intrattenimento a Riccione nei primi anni ’90. Il Pashà – scrive Caldari – fu la disco in cui, insieme a Gianluca Spadoni, organizzammo la prima di tante feste nei locali della Riviera. Del ‘tuo’ Pashà esiste ancora il suo inconfondibile lampadario al centro della pista del nuovo locale. Un’icona romagnola intramontabile. Abbiamo collaborato, abbiamo discusso e litigato, ma ci siamo sempre rispettati e divertiti in quegli anni in cui tutto era possibile e magico. Anche ballare tutti i mercoledì, tutta la notte, nel tuo locale. Ciao Renato. Riposa in pace”.