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Le critiche di Erbetta

Via libera alle opere di urbanizzazione a Tombanuova

In foto: l'area Tombanuova
l'area Tombanuova
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 23 lug 2021 16:59
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Con 16 voti favorevoli e 7 astenuti il Consiglio Comunale di Rimini ha dato il via libera (ratificando le conclusioni delle Conferenza dei Servizi) alle opere di urbanizzazione previste dal piano particolareggiato di Tombanuova. Oltre alla costruzione del collegamento viario tra via Bartali e via Corciano (via Casartelli), il progetto prevede un nuovo parcheggio in via Coppi e il completamento di quello già parzialmente realizzato in via Corciano. L’area verde vicina all’abitato sarà completata con la piantumazione di alberature ed arbusti, arredi e giochi per bimbi e la realizzazione del camminamento e dell’illuminazione pubblica. Il progetto ha un valore complessivo di 576.000 euro, finanziato attraverso le risorse ottenute dall’escussione della polizza fideiussoria. L’iter ora prevede la procedura espropriativa, per consentire l’avvio delle opere pubbliche nella seconda metà del 2021.

Alcune critiche, nel corso del dibattito, sono arrivate dal consigliere Mario Erbetta. “In pratica la ditta che doveva completare l’urbanizzazione è fallita – spiega – e il Comune ha incassato la fideiussione di 500.000 euro. Ma questo è accaduto 3 anni fa e solo oggi si da il via all’esproprio delle aree che risultavano gravate ipoteca bancaria“. Secondo il consigliere l’intervento si sarebbe potuto fare prima ma da parte del comune c’è stata negligenza. “La negligenza Comunale e del nostro Sindaco con la valigia – attacca – non si limita alla gestione dell’urbanizzazione di Tombanuova ma in tutta la programmazione territoriale e non dell’area. Infatti perché la ciclabile si ferma al villaggio San Martino e non arriva a Tombanuova? Perché il servizio dei mediatori culturali si è interrotto bruscamente nel caseggiato Erp? Perché la saletta realizzata nel caseggiato per la socializzazione dove facevano compleanni e cene è chiusa a chiave da tempo? L’esempio di Tombanuova rappresenta il totale disinteresse di questa amministrazione uscente verso le periferie. Tanti progetti inaugurati e poi abortiti. Tante situazioni di degrado che si autoalimentano per noncuranza. Nessuno che controlla che nei garage ci abitano e ci mangiano. Nessuno che ispeziona le case Erp che in alcuni casi sono occupate da persone diverse dall’assegnatario. Nessuno che provvedeva a tagliare l’erba che aveva ormai invaso dai terreni limitrofi i giardini delle case a canone calmierato perché tali terreni non erano ancora del Comune“. Secondo Erbetta “si è ghettizzata una zona riducendo i bambini a essere umani di serie B, in barba ai decantati principi di parità e uguaglianza del PD. Il Comune nella gestione della questione ha le sue colpe e in particolare quelle dell’inerzia davanti ai problemi” conclude.