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'Troppo tardi piangere ora'

Piazza Malatesta cementificata e brutalizzata. Rufo Spina 'asfalta' il progetto

In foto: piazza Malatesta
piazza Malatesta
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 22 giu 2021 19:31 ~ ultimo agg. 19:32
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Ora che i lavori volgono al termine, i riminesi si stanno accorgendo dello “scempio” in piazza Malatesta. Lo afferma il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Carlo Rufo Spina che ricorda: “il sottoscritto era partito in anticipo denunciando in piena estate 2020 la criminale manovra di cementificazione ed ennesima fellinizzazione di Castel Sismondo e della sua piazza, promuovendo nel settembre 2020 – come atto ufficiale e formale – il consiglio comunale tematico, poi svoltosi l’8 ottobre successivo, per la salvaguardia di Piazza Malatesta e la sospensione dei lavori come scritto nell’ordine del giorno allegato. Però come sempre accade quell’8 ottobre l’indignazione doveva essere non ancora sufficiente dato che tutto il Pd, forte dei suoi numeri, respingeva il mio ordine del giorno che avrebbe salvato sia Castel Sismondo, sia la Piazza, sia gli scavi archeologici. Troppo tardi piangere ora dopo 9 mesi”.
“Si dirà – prosegue Rufo Spina – che i lavori sono ulteriormente cambiati? Certo, ma quando sono queste le persone che gestiscono la città non ci si poteva aspettare di meglio, perchè la vasca in cemento armato c’era, la fontana/vasca c’era, e il Rex c’era. Sapere che da proiezione diventerà istallazione cambia? Sì, cambia, ma cambia relativamente perchè tutti noi abbiamo sentito il ragionamento fatto dalla Sovrintendenza per autorizzare il progetto: il principio espresso dell’Autorità preposta al vincolo è pienamente rispettato anche con l’istallazione perché basta salvaguardare le strutture archeologiche sottostanti che non sono state intaccate.
E allora torniamo a monte, ovvero al discorso iniziale: è il merito politico che conta e che deve contare in una città consapevole della propria storia e del proprio retaggio culturale: non il Tribunale, non la Sovrintendenza, non le denunce. E’ Rimini che si merita di meglio!
E’ Rimini che si merita amministratori che la sappiano rispettare, restaurare e migliorare, e non gente che, in perfetta continuità col passato, la distrugga, la cementizzi e la brutalizzi”.
Chiusura in chiave elettorale: “Chi deve intendere intenda. Il prossimo ottobre è vicino!”