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Dentro al Consumo

Cartelle esattoriali, tra sospensione ed impugnazione. Le novità

In foto: l'avvocato Urbinati e la dottoressa Trengia a Dentro al Consumo
l'avvocato Urbinati e la dottoressa Trengia a Dentro al Consumo
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 27 mag 2021 13:36
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Cartelle esattoriali tra sospensione della riscossione ed impugnazioni, è stato questo il tema della nuova puntata di Dentro al Consumo su Icaro TV. A spiegare le novità, l’avvocato Stefania Urbinati e la dottoressa Yuliana Trengia, entrambe consulenti di Federconsumatori Rimini.

Alcuni aspetti messi in risalto da Federconsumatori

Il Decreto Sostegni bis è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 20 maggio 2021, e viene finanziato con 40 miliardi di extra deficit, tra le misure previste troviamo la proroga della sospensione dell’invio e dei pagamenti delle cartelle esattoriali fino al 30 giugno 2021. Questa una delle novità del Decreto Sostegni bis, approvato dal governo e approdato in Gazzetta ufficiale il 25 maggio.
In tempo di pandemia, imprese, professionisti e lavoratori sono stati fortemente colpiti soprattutto in termini di liquidità, infatti, si sono affiancate a misure a sostegno del reddito e all’erogazione di bonus, anche la sospensione delle attività esattoriali erariali, oltre che, per un breve periodo, la sospensione dei termini per le notifiche delle violazioni da Codice della Strada.
Ora, ad una graduale ripresa della “normalità” si affianca, ovviamente, una – altrettanto graduale- perdita di efficacia di dette sospensioni. Ritornano, quindi, attuali le questioni relative alla “legittimità” ed alle possibilità di impugnazione delle predette cartelle, su cui si sono avvicendati plurimi provvedimenti normativi, taluni accomunati dalle peculiarità tipiche del cosiddetto “colpo di spugna”. Il termine di “La sospensione”, introdotta a partire dall’8 marzo 2020 dall’art. 68 del decreto-legge n.18/2020 (cd. Decreto Cura Italia), riguarda tutti i versamenti derivanti dalle cartelle di pagamento, dagli avvisi di addebito e dagli avvisi di accertamento esecutivi affidati all’Agente della riscossione, nonché l’invio di nuove cartelle e la possibilità per l’Agenzia di avviare procedure cautelari o esecutive di riscossione, come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti. Il Decreto Sostegni prevede la proroga della sospensione delle notifiche fino al 30 giugno 2021 pertanto, le notifiche ripartiranno dal 1° luglio 2021 e la scadenza dei versamenti sospesi slitta alla fine del mese. C’è tempo fino al 30 luglio 2021 per pagare le rate sospese dall’8 marzo 2020. Restano sospese, inoltre, le verifiche di inadempienza che le pubbliche amministrazioni e le società a prevalente partecipazione pubblica devono effettuare, ai sensi dell’art. 48 bis del DPR 602/1973, prima di disporre pagamenti di importo superiore a cinquemila euro.
(Si pensava che venissero messe a punto anche delle agevolazioni sulla ripresa dei versamenti. Tra le ipotesi al vaglio del governo c’era quella riguardante le partite IVA, ovvero che alle partite IVA venisse concessa la possibilità di rateizzazione fino a 10 anni).
Tutte le cartelle esattoriali si prescrivono sempre in cinque anni, per cui la pretesa fiscale va azionata nei cinque anni successivi alla notifica della cartella. La cartella esattoriale non impugnata, infatti, non acquista efficacia di giudicato e non converte il termine di prescrizione in quello ordinario decennale ex art.2953 c.c.. In tema di notifica di cartelle esattoriali, la prova del perfezionamento del procedimento di notificazione e della relativa data è assolta mediante la produzione dell’avviso di ricevimento, non essendo necessario che l’agente della riscossione produca la copia della cartella di pagamento, la quale, una volta pervenuta all’indirizzo del destinatario, deve ritenersi ritualmente consegnata a quest’ultimo, stante la presunzione di conoscenza di cui all’art. 1335 c.c., superabile solo se il medesimo fornisca la prova di essersi trovato senza sua colpa nell’impossibilità di prenderne cognizione.