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Centrodestra compatto

Lega e FdI chiedono dimissioni di Emma Petitti; incompatibile con ruolo

In foto: Emma Petitti
Emma Petitti
di Redazione   
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mer 3 feb 2021 11:01 ~ ultimo agg. 11:01
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La decisione di dare la propria disponibilità a candidarsi a sindaco di Rimini risale al novembre scorso, ma le parole affidate oggi da Emma Petitti ai quotidiani riminesi rinfocolano le polemiche a livello regionale. Ad intervenire sono Lega e Fratelli d’Italia.

Il Coordinatore FdI in Regione, Michele Barcaiuolo spiega che “Le interviste apparse oggi sulla stampa locale di Rimini, in cui Emma Petitti dichiara la sua volontà a candidarsi a Sindaco del capoluogo romagnolo, la rendono politicamente incompatibile al ruolo di Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna” scrive Barcaiuolo. “Ci aspettiamo pertanto, in linea con il galateo istituzionale che deve essere proprio di chiunque faccia politica, le sue immediate dimissioni da Presidente dell’Assemblea Legislativa” aggiunge.

L’esponente di Fratelli d’Italia dice di riconoscere comunque che la guida dell’Assemblea Legislativa possa spettare ad un membro della maggioranza e annuncia che “valuterà il suo sostegno, come successore di Emma Petitti, a chi avrà le caratteristiche di spogliarsi della propria appartenenza politica per rivestire un ruolo che, per definizione, deve essere super partes“.

La presidenza dell’Assemblea, scandisce in apertura di assemblea il capogruppo del Carroccio Matteo Rancan, è “incompatibile con la carica di sindaco e anche con la candidatura“. Rancan chiede ad Emma Petitti una “riflessione celere su questo punto“, alla luce del passo in avanti verso la candidatura. “Si palesa la volontà di candidarsi a sindaco di Rimini, questo fa venir meno la possibilità di rappresentare tutte le forze politiche“, dice Rancan, precisando che non si tratta di nulla di “personale” nei confronti della presidente. Quindi Petitti “valuti le dimissioni, perchè è giusto e corretto che si arrivi ad una presidenza che garantisca tutte le forze politiche“.