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al museo del beato amato

Il Comune di Saludecio ricorda con una targa l'ex sindaco Calesini

In foto: L'incontro con Papa Francesco
L'incontro con Papa Francesco
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 22 feb 2021 19:39
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Il Comune di Saludecio ricorderà il prossimo 8 maggio (giorno del santo) con un targa in sua memoria al Museo di Saludecio e del Beato Amato, lo storico sindaco (dal 1964 al 1975) e saludecese “doc” Luigi Calesini, scomparso a 85 anni il 14 gennaio scorso.

“Abbiamo perso Luigi Calesini, un punto di riferimento per tanti di noi – commenta Gigliola Fronzoni, assessore alla Cultura di Saludecio – sia per la sua profonda conoscenza del territorio, sia per le tante cariche che ha ricoperto nel corso della sua vita. Con lui se ne è andato un pezzo importante di Saludecio. La Santificazione del nostro Fratel Amato Ronconi è stato il coronamento del suo impegno quotidiano come postulatore nella causa di canonizzazione del Beato Amato. Quanti viaggi a Roma, alla Congregazione per le cause dei Santi, quante ricerche, quanti scritti sulla vita di Amato insieme a Don Mario Molari! Fino alla grande gioia, quando Papa Francesco il 23 novembre 2014 a Roma, in Piazza San Pietro, pronunciò il nome di Santo Amato Ronconi”.

Infine i tanti ricordi ed aneddoti di Luigi Calesini sindaco: “Mi ricordo bene quando d’estate – racconta l’assessore Fronzoni – non vi era neanche acqua a sufficienza e lui la razionava in modo che ci fosse, anche se poca ma per tutti. Divenuto poi Presidente della Casa di Riposo (oggi Fondazione Santo Amato Ronconi, ndr), non ha mai fatto mancare nulla ai nostri anziani: una carezza, una parola di conforto, un gesto d’amore”.

Storico e maestro elementare, per lungo tempo fu pure presidente della Proloco e nel 2001 riuscì a concretizzare l’apertura del Museo di Arte Sacra, patrimonio di tutti i saludecesi e delle Confraternite presenti sul territorio fin dal 1500. “Si tratta ancora oggi di un museo diocesano tra i più importanti della Provincia di Rimini che racchiude più di 300 opere tra le quali spiccano due tele del pittore Guido Cagnacci e spesso visitato da Vittorio Sgarbi”, conclude l’assessore.