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cambio di colore

Cinque regioni in zona arancione: c'è anche l'Emilia Romagna

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 8 gen 2021 14:12 ~ ultimo agg. 9 gen 13:04
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Da lunedì l’Emilia Romagna sarà zona arancione. Il cambio di colore è stato sancito da un’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Speranza. In base al monitoraggio della Cabina di regia del ministero alla Salute e dell’Istituto superiore di sanità, nel periodo 28 dicembre-3 gennaio, sono tre le regioni arancioni a partire da lunedì (il week end infatti è per tutti di quel colore). Si tratta di Emilia Romagna, Calabria e Lombardia. Ma anche Sicilia e Veneto sono state inserite nella stessa zona, come da loro richiesto.

I tecnici prendono in considerazione l’Rt, l’incidenza e il rischio per determinare in quale zona deve essere inserita una Regione. Visto che l’incidenza, cioè il numero di positivi per 100mila abitanti, è alta ovunque e il rischio è alto o moderato in tutte le Regioni (a parte la Toscana), ci si basa principalmente sul fattore di replicazione del virus, cioè l’Rt. Se è sopra 1 si entra in zona arancione, se supera 1,25 in zona rossa. E l’Emilia Romagna ha un indice Rt di 1,05, con intervalli che vanno dall’1,03 all’1,08.

Cosa cambia quindi da lunedì? Bar e ristoranti restano chiusi (permesso solo l’asporto e la consegna a domicilio fino alle 22). Negozi al dettaglio aperti, centri commerciali chiusi nei festivi e prefestivi. Consentiti gli spostamenti nel proprio comune di residenza senza autocertificazione. Divieto di raggiungere altri comuni, sempre restando all’interno della propria regione, se non per motivi di lavoro, salute e necessità. Come specifica il sito del Governo, fino al 15 gennaio “nelle zone arancioni ci si potrà spostare liberamente, e quindi far visita a parenti o amici, solo all’interno del proprio Comune, dalle 5 alle 22”. Inoltre sempre il sito governativo spiega che “sarà possibile, anche nelle zone arancioni, per chi vive in un Comune fino a 5.000 abitanti, spostarsi liberamente, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia: di conseguenza, sarà possibile anche andare a fare visita ad amici e parenti entro questi limiti orari e territoriali“.

Per gli esperti c’è il rischio concreto di un repentino aumento della circolazione del virus. Ecco perché – dicono con preoccupazione – bisogna invertire al più presto la tendenza.