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Le limitazioni di Natale

Dpcm. Speranza: stop a spostamenti tra comuni il 25 e 26 dicembre e primo gennaio

In foto: il ministro Speranza al Senato
il ministro Speranza al Senato
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 2 dic 2020 12:00 ~ ultimo agg. 3 dic 10:48
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Passaggio parlamentare oggi per le misure che il Governo ritiene di inserire nel nuovo Dpcm che entrerà in vigore il 4 dicembre. Il ministro per la salute Roberto Speranza in mattinata ha informato il Senato su alcuni aspetti del documento, partendo da un presupposto fondamentale: “l’onda del virus resta alta e la navigazione difficile e piena di imprevisti – ha detto – Se si abbassa la guardia, la terza ondata è dietro l’angolo.” Il ministro ha anche spiegato che per stabilizzare l’abbassamento della curva di contagi che si sta registrando nell’ultimo periodo “servono ancora settimane di sacrifici e poi una robusta cura di mantenimento“.

Per quanto riguarda le festività niente illusioni, quindi. Il Governo conferma il modello fin qui adottato con le Regioni suddivise in gialle, arancioni e rosse (tutte ora tendono al giallo). “Fin qui il sistema – ha detto Speranza – ha dato risultati soddisfacenti. C’è un confronto aperto sui parametri ma l’impianto è corretto“. L’aspetto fondamentale resta quello legato a spostamenti e aggregazioni. “Le limitazioni previste – ha spiegato il ministro – dovranno essere rafforzate, anche in coordinamento con l’Europa. E’ necessario limitare tutti i contatti non indispensabili. Il Governo è orientato a disincentivare gli spostamenti internazionali ma anche a limitare quelli tra Regioni. Il 25 e 26 dicembre e il primo gennaio sarà limitato (a prescindere dal colore della Regione) anche lo spostamento tra comuni. L’obiettivo è quello di evitare assembramenti, sia quelli legati alle attività sciistiche che a tutti i momenti di aggregazione.”
Non sarà un Natale come gli altri – ha ammesso Speranza – ma ora serve il contributo di tutti.” L’obiettivo è quello di evitare nuove chiusure a gennaio o febbraio.

Il ministro ha poi aggiornato sul vaccino. L’acquisto sarà centralizzato e somministrato gratuitamente a tutti gli italiani. Probabilmente saranno necessarie due dosi per ogni vaccinazione e l’Italia ha opzioni su 202 milioni di dosi. Le prime arriveranno da gennaio. Le categorie prioritarie saranno gli operatori sanitari e sociosanitari, i residenti e il personale delle Rsa per anziani e le persone in età avanzata.

Per quanto riguarda il nuovo Dpcm, resterà in vigore fin dopo l’Epifania spiega il ministro per gli affari regionali Boccia anticipando che “da qui a 15 giorni tutta Italia o gran parte d’Italia sarà gialla”. Il ministro è intervenuto a margine del webinar “5G Italy e il Recovery Fund”.