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emilia romagna zona gialla?

Nuovo Dpcm in vigore da giovedì. Ecco le regole nelle tre diverse aree

In foto: il premier Conte
il premier Conte
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 4 nov 2020 11:23 ~ ultimo agg. 22:13
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Il premier Giuseppe Conte ha firmato martedì notte il nuovo Dpcm, pubblicato in Gazzetta ufficiale in mattinata, che entrerà in vigore da domani (giovedì) o al più tardi venerdì. Fino al 3 dicembre l’Italia sarà divisa in tre aree: zone rosse (ad alto rischio), arancioni (a rischio intermedio) e gialle (a rischio contenuto). Ovviamente ogni area avrà regole e divieti diversi. Vediamo nel dettaglio quali.

La zona gialla a (indice Rt tra 1,25 e 1,50), in cui dovrebbe rientrare l’Emilia Romagna e che sostituisce l’iniziale zona verde, è quella con regole meno severe. Il coprifuoco scatta alle 22. Da quel momento – e fino alle 5 del mattino – è vietato uscire di casa, salvo per motivi di salute o lavoro. Alle superiori didattica a distanza al 100%. Per le elementari e medie e per i servizi all’infanzia attività in presenza ma con uso obbligatorio delle mascherine (salvo per i bimbi al di sotto dei 6 anni). Nel trasporto pubblico è prevista una capienza del 50 per cento sui mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale. Nelle giornate festive e prefestive chiuse le medie e grandi strutture di vendita, ad eccezione delle farmacie, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. La chiusura di bar e ristoranti resta prevista alle 18 (anche il sabato e la domenica), ma consentite consegna a domicilio e asporto. Stop anche a musei, mostre, sale bingo. Sospesi i concorsi pubblici, anche quello della scuola. Con l’eccezione di quelli che riguardano il personale della sanità. Sarà consentito l’accesso ai parchi, sempre rispettando la regola del distanziamento di un metro.

La zona arancione (indice Rt sopra l’1,50), prevede regole più rigide. Bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie resteranno chiusi sempre e non più solo dopo le 18. Sono salvi però parrucchieri e centri estetici. Vietato ogni spostamento in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune. Vietati anche gli spostamenti, in entrata e in uscita, dalla Regione (salvo che per comprovate esigenze di lavoro, salute e urgenza). Per il resto valgono tutte le regole delle zone gialle: 50 per cento di capienza sui mezzi pubblici, didattica a distanza integrale alle superiori, stop a musei e mostre e coprifuoco dalle 22.

La zona rossa (indice Rt sopra 2) ricalca un lockdown simile a quello della primavera scorsa. E’ vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Regione e anche all’interno del territorio stesso, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute. La didattica a distanza in queste regioni scatterà già dalla seconda media (salvo le attività con minori disabili). Resteranno chiusi bar, pasticcerie, ristoranti, e tutti i negozi che non vendono beni essenziali. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio e,  fino alle 22, la ristorazione con asporto, con divieto di consumare sul posto o nelle vicinanze. Sospese le attività sportive, anche svolte nei centri sportivi all’aperto, mentre è consentito svolgere individualmente attività motoria (passeggiate) in prossimità della propria abitazione. Restano aperti i negozi di alimenti e bevande nelle aree di servizio e rifornimento carburante lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti. E le industrie. Nessuna serrata per i servizi essenziali, ovviamente farmacie e supermercati saranno aperti al pubblico come nel marzo scorso.