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fermato in stazione

Il cane fiuta la droga nella borsa: agente della penitenziaria arrestato

In foto: l'Unità cinofila
l'Unità cinofila
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 31 ott 2020 13:54 ~ ultimo agg. 1 nov 08:11
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Aveva con sé 24 grammi di marjuana pronta – secondo l’accusa – per essere spacciata la guardia penitenziaria fermata ieri mattina dagli agenti della polizia Locale di Rimini, durante il servizio antidroga condotto alla stazione ferroviaria in sinergia con la Polfer. Decisivo, ancora una volta, il contributo della unità cinofila che era al seguito della pattuglia: è stato infatti Jago, uno dei cani antidroga in forza alla polizia Locale, a mettere in allerta gli agenti, cominciando ad abbaiare con insistenza verso l’uomo e in particolare verso la borsa che aveva con sé.

L’agente, un 57enne originario di Rimini, si è identificato spiegando di essere un assistente di polizia penitenziaria in servizio a Forlì. L’appartenenza alle forze di polizia, però, non è servita ad evitargli la perquisizione: una volta ottenuta l‘autorizzazione dal magistrato di turno, nonostante le resistenze dell’uomo, visibilmente agitato, gli agenti hanno proceduto al controllo della borsa.

In un beauty case, nascosto tra i vari prodotti per la cura personale, è stato trovato un involucro contente 24 grammi di marijuana, suddivisa in tre dosi (da 10, 8 e 6 grammi) e quindi pronta per essere spacciata. Un dettaglio che ha portato all’immediato arresto, mentre l’attività investigativa è proseguita con la perquisizione dell’alloggio dell’uomo – residente nella casa circondariale in cui è in servizio – nel quale non è stato trovato altro. “Qualcuno me l’ha messa lì dentro a mia insaputa, mi ha voluto incastrare”, è stata la difesa della guardia penitenziaria.

L’arresto è stato convalidato questa mattina al termine del processo per direttissima al Tribunale di Rimini. Il 57enne ha ribadito la sua estraneità ai fatti davanti al giudice, che ha rigettato la richiesta di custodia cautelare avanzata dal pm. Il difensore dell’agente, l’avvocato Igor Bassi, ha chiesto i termini a difesa e il 57enne è tornato in libertà in attesa del processo, fissato per il prossimo 15 dicembre.