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sorpresi dai carabinieri

Si fingono spazzini e rubano dalle auto in sosta, arrestati due giovani

In foto: la gazzella dei carabinieri a fianco di una delle auto danneggiate
la gazzella dei carabinieri a fianco di una delle auto danneggiate
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 31 ott 2020 14:44 ~ ultimo agg. 1 nov 15:07
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Sono sospettati di aver vandalizzato le auto di medici e infermieri all’ospedale Infermi. Due giovani marocchini di 25 e 26 anni sono stati arrestati ieri notte, in via Leonardo da Vinci, a Rivazzurra, dai carabinieri del Radiomobile di Rimini, che li hanno sorpresi mentre rompevano i finestrini di alcune auto in sosta con una mazza da baseball in ferro per poi rubare oggetti personali o soldi all’interno degli abitacoli. I due ladri, vistisi scoperti, hanno tentato la fuga a piedi, ma la pattuglia è riuscita a bloccarli dopo un breve inseguimento.

Durante la perquisizione personale sono stati recuperati anche piccoli oggetti ed uno zainetto sottratti dalle vetture derubate. Nove, ieri notte, le auto danneggiate. I due 20enni, durante i colpi, indossavano dei giubbini catarifrangenti arancioni per fingersi operatori ecologici. Paradossalmente, cercavano di nascondersi rendendosi visibili.

La zona “battuta”, l’orario e le modalità di esecuzione sono riconducibili, per i carabinieri, al danneggiamento della settimana scorsa avvenuto nel parcheggio del nosocomio riminese. I militari della Compagnia, diretti dal capitano Alan Trucchi, in queste ore stanno ricostruendo a ritroso quanto accaduto quelle notte così da acquisire gli elementi necessari per contestare ai malviventi anche quei reati.

I due nordafricani, senza fissa dimora e con alle spalle piccoli precedenti sempre per furto, sono stati arrestati con le accuse di furto, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Questa mattina sono comparsi in tribunale per la direttissima, al termine della quale sono stati condannati dal giudice monocratico a un anno e 4 mesi di reclusione il 25enne e un anno e 10 mesi il 26enne. Per entrambi, però, è scattata la sospensione della pena e pertanto sono tornati in libertà.